martedì 30 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... MAGLIA NERA della comunicazione

Mai e poi mai potrò accettare
che qualcuno
controlli o peggio CENSURI
la mia libertà
 di espressione, di pensiero, di parola...



Radio Monte Carlo ha cancellato dalla sua pagina facebook tutti i miei commenti unitamente a quelli di centinaia di altri suoi ascoltatori.
 Quale è stata la nostra COLPA?
Postare dei commenti che in maniera garbata e civile chiedevano alla direzione di RMC di ritornare sulle proprie decisioni in merito al nuovo palinsesto autunnale.
La CENSURA messa in atto da Radio Monte Carlo è una autentica VERGOGNA !!!!

lunedì 29 ottobre 2012

Radio Monte Carlo la CENSURA di Hazan e Platinette

Quello che è successo nella mattinata di giovedì 25 ottobre sulla pagina facebook di Radio Monte Carlo rimarrà per sempre come una brutta pagina di inciviltà e di anti democrazia.
Ma veniamo ai fatti, perché è giusto che i lettori di questa pagina possano avere una informazione corretta e non di parte sull’intera vicenda.
Tutto nasce da una scelta editoriale di RMC che agli inizi di settembre, dopo la pausa estiva, cambia il proprio palinsesto del mattino sostituendo la trasmissione “ Si salvi Chi Può “ in onda dalle 7 alle 9 con il nuovo programma “ Plati-Network” condotta da Platinette fresca di licenziamento da Radio Deejay.
Il programma “ Si salvi Chi Può “ che raccoglie oltre 7000 fans sulla propria pagina di facebook, viene relegato in un orario di quelli da “ paura “, dalle 5 alle 7 del mattino, rendendolo di fatto non più ascoltabile alla stragrande maggioranza dei suoi fedelissimi ascoltatori, meglio conosciuti in rete come “ Storditi “.
Succede che gli Storditelli diano vita  il giorno dopo dell’avvicendamento su facebook ad un gruppo chiamato “ Rivogliamo Si salvi Chi Può alle 7 “ con lo scopo di protestare per tale sostituzione e con l’intento di far cambiare idea all’editore in merito ad una decisione giunta per i fedelissimi Storditelli come un fulmine a ciel sereno.
In poco più di un mese il gruppo cresce fino a raggiungere i 700 fans e molti di questi cominciano a non ascoltare più RMC nell’orario in cui trasmette Platinette chiedendo però ogni mattina con l’invio di un sms alla redazione dell’emittente di riportare al loro posto il loro programma preferito.
Succede anche che ogni volta che sulla pagina facebook di RMC viene postato uno spot per promuovere il nuovo programma di Platinette che avrebbe dovuto accendere, nei desiderata dell’editore, il nuovo mattino di Radio Monte Carlo prontamente gli Storditelli battono le dita sulla tastiera per postare in maniera garbata e civile il loro disappunto e la richiesta di un ritorno ad un orario più consono per Si salvi chi Può, auspicando uno spostamento nella fascia serale ( visti anche i temi trattati ) per il Plati-Network Show.
Succede poi che nel programma di giovedì 27 settembre Platinette ( evidentemente indispettito dal coro di proteste con cui è stato accolto il suo programma ) in diretta insulta “ le 500 disgraziate, fanatiche e rimbambite che al mattino mandano sms di protesta in redazione “, e questo è il primo segnale di debolezza oltre che un atteggiamento incomprensibile per un professionista della comunicazione e una mancanza di rispetto grave nei confronti di quegli ascoltatori che negli anni hanno manifestato la loro fedeltà ad una radio che dopo essere stata per moltissimi anni un punto di riferimento nel mondo radiofonico, oggi arranca per trovare il suo spazio e rimane quasi un prodotto di nicchia.
Succede che chi scrive guarda caso sia cresciuto a pane e Luisella e decida di dare una mano agli Storditelli pubblicando su questo Blog alcune considerazioni in merito alla vicenda ed una lettera aperta all’editore Alberto Hazan che potete leggere qui :
Succede che l’editore non si degna di dare nessuna risposta non tanto al sottoscritto quanto agli innumerevoli appelli lanciati dalla pagina facebook di RMC dai 700 ascoltatori dell’emittente monegasca.
Succede così, e siamo all’epilogo, che giovedì 25 c.m. di prima mattina viene lanciato sulla pagina facebook di RMC uno spot a favore di Plati-Network e nel giro di poche ore lo spot raccoglie oltre 300 mi piace ( ma nella realtà sono poco più di 80 i contatti che hanno generato il “ mi piace “ ) e udite udite da questo spot vengono sistematicamente cancellati in tempo reale tutti i commenti NON FAVOREVOLI al programma, ma non finisce qui, presi da un crescendo aberrante degno delle migliori DITTATURE i responsabili della pagina di RMC impediscono alla stragrande maggioranza dei fans del gruppo Rivogliamo Si Salvi Chi Può di postare qualsiasi commento.
Viene posta in essere dalla direzione di Radio Monte Carlo, dal suo Editore e da Platinette che ne è il beneficiato una vera e propria CENSURA di tutti quegli ascoltatori che si dichiarano contrari al cambio di palinsesto.
Su questa vicenda potete farvi un opinione più completa leggendo qui :
Questa vicenda sa di triste, ed i personaggi che hanno deciso la messa in atto della CENSURA e quelli che hanno condiviso tale decisione sono delle persone che mi fanno una grande tristezza per aver scritto una pagina buia della radiofonia italiana.
Ma come può un editore che vive di comunicazione censurare i fruitori della sua opera editoriale, ma come può chi è o è stato giornalista come il Signor Coruzzi Maurizio ( al   30 novembre 2011 il suo nome non compare negli elenchi pubblicati dall’Ordine dei Giornalisti ) condividere la scelta di negare ad un cittadino di esprimere una propria opinione!
Radio Monte Carlo è una radio commerciale e quindi privata, per cui la proprietà è libera di fare ciò che crede in casa sua, ma nel momento in cui rende pubblica una sua iniziativa ( e la pagina di facebook è pubblica ) non può CENSURARE i comportamenti leciti di chi ha scelto liberamente di far parte di una comunità pubblica.
Se Radio Monte Carlo vuole sottrarsi ai giudizi negativi espressi dai propri ascoltatori crei una pagina privata in cui sia richiesta la pre-registrazione, avrà così modo con il Rasputin di turno di selezionare i propri fan tra buoni e cattivi.

Doubleg

venerdì 26 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... CENSURA i suoi ascoltatori

Proprio vero che al peggio non vi è fine, quello che è successo in rete nella giornata di ieri sulla pagina facebook di Radio Montecarlo dedicata al nuovo programma “ Plati-Network “ di Platinette è qualcosa che fa gridare VERGOGNA … VERGOGNA … e ancora VERGOGNA:
Succede che nel giro di una decina di ore vengono postati sulla pagina in questione una centinaio di post tutti rivolti ad incensare il programma, il suo conduttore e la relativa co-autrice, una autentica  invasione di truppe cammellate degna della miglior tenzone “ politica “ ed il contatore del mi piace schizza a 375 fan ( peccato che andando ad aprire la foto che ritrae il signor Coruzzi accanto alla coautrice Cimmino e facendo la conta di quanti hanno cliccato “ mi piace “ non si raggiungono le 100 unità ).
Ma la cosa veramente grave ed inaccettabile in uno stato democratico dove esiste la libertà di opinione e quindi di critica è il fatto che dalla pagina spariscono una marea di post scritti dagli ascoltatori di RMC che esprimono il loro dissenso verso tale programma, e così RMC o chi per lei si macchia di una colpa gravissima la CENSURA verso i propri ascoltatori non in linea con le scelte editoriali o peggio ancora contro i desiderata di una persona che vuole a tutti i costi occupare uno spazio dove non risulta essere gradito.
Chi scrive ha visto barbaramente cancellati i propri post ed allora da questa pagina rivolgo il seguente appello al Signor Coruzzi:
" Sarebbe opportuno che lei informasse i suoi ascoltatori su chi è l'amministratore di questo spazio dedicato al suo programma sulla pagina facebook di RMC, giusto per dare agli ascoltatori una informazione completa; se vuole le mando l'elenco degli ascoltatori i cui post sono stati cancellati o resi invisibili.
Veda se può di far sbloccare anche i numeri di cellulare di tutti quegli ascoltatori che al mattino inviano SMS di protesta, da oltre un mese, per il cambio del palinsesto;  avrà cosi modo di poterli vedere e contare dopodiché  potrà farsi un opinione corretta su di un movimento di protesta mai visto prima d'ora nei confronti di una trasmissione radiofonica."
Rivolgo inoltre una domanda a tutti gli speaker di RMC:  ma da oggi quando durante le vostre trasmissioni intratterrete in onda gli ascoltatori avrete la consapevolezza che esistono ascoltatori a cui è vietato poter esprimere la loro opinione? e secondo voi questa è la radio che avete contribuito a far diventare GRANDE pur nel suo piccolo ( dati di ascolto ) oppure è una radio in cui non vi riconoscete più.

Doubleg

mercoledì 24 ottobre 2012

Porta a scuola i tuoi sogni … ma non dimenticarti la carta igienica

Il MIUR capitanato dal ministro Profumo ha mandato in rete uno spot pubblicitario dal titolo “ porta a scuola i tuoi sogni “ che ha suscitato nel mondo della scuola un autentico coro di protesta che sta invadendo il web.
Intanto si rimprovera al MIUR o meglio a chi ha materialmente commissionato il video il fatto che lo spot è stato girato non in una scuola pubblica ma in una privata, esattamente l’istituto tedesco di Milano Deutsche Schule Mailand, il che non è il massimo, se l'intento era quello di pubblicizzare l'istruzione pubblica forse era molto più corretto dare campo alle immagini reali di una scuola pubblica e non a quelle di una finzione scenica.
E poi questo artificio scenico è sembrato una mossa del tutto inopportuna visto che il governo sta per stanziare un finanziamento di oltre 200 milioni di euro alle scuole private, mentre  le scuole pubbliche subiranno, per un altro anno, pesanti tagli.
Ma al di là degli aspetti formali quello che sembra essere un vera e propria mancanza di rispetto verso chi veramente sta in trincea nella scuola è il fatto che nello spot viene dipinto un mondo che non c’è; alla scuola italiana non servono spot di propaganda ma interventi concreti e tangibili.
Nel video viene dipinta una scuola fatta di tablet, lavagne luminose, ebook, aule pulite e super tecnologiche ed il buon Vecchioni ( chissà se gratuitamente o a pagamento ) si presta a dar voce ad una sorta di presa in giro irriverente per tutti quegli insegnanti e sono tanti che per poter scrivere sulla lavagna devono portarsi da casa i gessetti e per tutti quegli studenti che nella loro scuola non trovano nemmeno la carta igienica nei bagni, altro che tablet,lavagne luminose e quant’altro … che pena, proprio vero che al peggio non c’è fine.

Doubleg

guarda il video

martedì 23 ottobre 2012

A.A.A. Cercasi apprendista per tutta la vita!

Non nutro una particolare simpatia per il ministro Fornero, anzi a pelle mi è proprio antipatica, spesso ho trovato fuori luogo le sue esternazioni non da ultima quella con cui ha invitato  i tanti giovani italiani che si apprestano ad affacciarsi nel mondo del lavoro a non essere “ schizzinosi “.
Questo ministro è quello che ci ha impartito una lezio magistralis “ sul posto di lavoro che non potrà più essere considerato fisso per nessuno “, il mondo cambia per non dire la società in cui viviamo per cui che senso ha rimanere ancorati per anni allo stesso lavoro, i lavoratori hanno bisogno per rendere al meglio di nuovi e continui stimoli che non gli permettano di fossilizzarsi in un lavoro che alla lunga potrebbe diventare monotono e ripetitivo.
Ed è forse per questo che la figlia del ministro di lavori ne ha ben due di cui uno nello stesso ateneo di  “ mammà”, ma questa è un'altra storia e chi vuole potrà documentarsi a tal proposito facendo un giretto in rete.
Ma il ministro temo che non abbia ben chiara la situazione in cui si trovano i giovani italiani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro e tantomeno quella di migliaia di lavoratori che devono pregare ogni giorno di non essere licenziati o messi in cassa integrazione.
A fronte di uno scenario del mondo del lavoro italiano da terzo mondo il ministro ci viene a dire che dobbiamo diventare tutti apprendisti andando a mettere in piedi una sorta di circo Barnum in cui il trapezista dopo aver imparato con non poca fatica ed anni di duro lavoro a fare il triplo salto mortale come d’incanto passa a fare il giocoliere non sapendo da che parte cominciare a far roteare i birilli tra quelle mani che fino al giorno prima hanno afferrato sempre e solo un trapezio.
Ma in questo circo Barnum vi è un personaggio privilegiato al quale da sempre è consentito continuare a fare il proprio mestiere il “ clown “, quello che noi italiani più comunemente chiamiamo pagliaccio, a lui e solo a lui è permesso nel grande mondo del circo interpretare sempre se stesso perché nell’immaginario di grandi e piccini lui e nessun altro è il circo.
Ed allora quando il ministro Fornero, nelle sue apparizioni contornate da fischi e lazzi, ci spiega con parole sue perché un tornitore dopo sei anni dovrà andare a fare l’imbianchino o un impiegato di banca il verduriere mi viene da pensare a quello che è il più grande circo Barnum d’Italia il “ Parlamento “ dove succede che vi siano lavoratori ( non è un mistero per nessuno che la politica è un mestiere bello e buono ) che da venti, trenta e perfino quarant’anni continuano imperterriti a far ridere o meglio piangere gli italiani ( l’onorevole La Malfa siede in Parlamento dalla VI Legislatura e cioè dal 1972 ).
Ma per quale sacrosanto motivo un lavoratore che fa bene il suo lavoro deve diventare una sorta di apprendista a vita, quando c’è gente che da venti e passa anni occupando lo stesso scranno in Parlamento non ha mosso una virgola per migliorare le condizioni economiche del nostro Paese ma anzi ha contribuito alimentando un debito pubblico spaventoso ad affossarlo sempre più fino a portarlo sull’orlo del baratro?


Doubleg

domenica 21 ottobre 2012

A Napoli ... nessuno è prefetto!

Proprio vero che in Italia di questi tempi non c’è mai fine al peggio e così capita che nel corso di una riunione sull’allarme rifiuti in Campania il prefetto di Napoli Andrea De Martino si scagli contro il prete anticlan Don Maurizio Praticiello ( parroco di Caivano ) reo di aver chiamato “ signora “ il prefetto di Caserta Carmela Pagano.
Il prefetto De Martino, degno della migliore inquadratura di un film di Totò si inerpica così in una sorta di sublime elogio del “ lei non sa chi sono io “ messo in scena nel celeberrimo film dall’onorevole Trombetta, e sì perché secondo lui chiamando la collega “ signora “ l’ha offesa e così facendo ha offeso anche lui.
E non poteva essere diversamente per un rappresentante territoriale del Governo, e quindi dei cittadini che di fatto gli pagano lo stipendio, che solitamente viene chiamato dai suoi sottoposti addirittura “ Eccellenza “ e nemmeno per la sua collega “ signora Prefetto “ che nulla ha fatto o detto per smorzare la sua sfuriata.
La verità è che di tutte queste eccellenze di natura politica che hanno riempito negli anni l’Italia solo ed unicamente di debiti creando una autentica voragine nei nostri conti pubblici i cittadini italiani non ne vogliono più sentir parlare.
Basta con gente semi analfabeta eletta in Parlamento che intervistata in Tv dalle iene non sa distinguere tra Tobin tax ed un nuovo modo di mandare i fax; basta con rappresentanti del governo che dimostrano di non conoscere la grammatica italiana come nel caso di Sua Eccellenza il Prefetto di Napoli che ha apostrofato don Maurizio con il più classico degli strafalcioni “ Se io la chiamerei ‘signore’ invece di reverendo, lei che direbbe?”
Ed allora non resta che chiudere questa ulteriore brutta pagina messa in mostra dalle nostre Istituzioni dedicando a S.E. il Prefetto di Napoli il meglio del meglio di Totò “ signori si nasce ed io lo nacqui modestamente “ , ma lui era un nobile comico lei S.E. un prefetto non perfetto!

Doubleg


venerdì 19 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... eppur si muove

Questa mattina ho ascoltato come è mia consuetudine l’apertura del Plati-Network Show di Platinette su RMC e devo dire che il suo intervento in cui ha tirato in ballo il gruppo di storditi del programma che lo precede non mi ha stupito più di tanto, sarà che sente odor di panettone, sarà che i giorni passano e gli ascoltatori diminuiscono vertiginosamente ( stando alla lettura dei commenti sulla pagina facebook di RMC ), sarà che da professionista quale è avrà capito che in radio senza ascoltatori si fa poca strada, figurati poi quando quelli che c’erano scappano a gambe levate!
Ed allora ecco la sua proposta buttata là in diretta farfugliando la frase “ nell’avvicendamento dei turni “, una sorta di resa condizionata dettata dalle parole “ 1 giorno si e 1 giorno no verremo noi alle 5 e voi alle 7 vi và? “
Tutto risolto? magari così fosse … e se invece fosse una doppia presa in giro collettiva ( ne sarebbe capace ? tutto sommato direi di sì ), prima gli ascoltatori storditi apostrofati in diretta come rimbambiti e ora i suoi colleghi presi ugualmente per il naso in diretta e dipinti con la faccia color piccione?
Ma allora veramente Si Salvi Chi Può !!!! da qui in avanti se così fosse dalle parti di RMC ce ne sarà veramente per tutti!

Doubleg

giovedì 18 ottobre 2012

Radio Monte Carlo … una pagina bianca

E’ trascorsa ormai una settimana da quando ho inviato all’editore di RMC una lettera aperta in cui lo invitavo a dare una risposta alle migliaia di ascoltatori dell’emittente monegasca che in maniera garbata e civile hanno intrapreso una protesta contro il cambio di palinsesto che dai primi di settembre ha visto sostituire il programma Si Salvi Chi Può con il nuovo show radiofonico “ Plati-Network”, relegando il primo in un orario assurdo dalle 5 alle 7 del mattino e collocando il secondo in una fascia non adatta per i contenuti che esprime.
Quello che rivolgo questa sera al dottor Hazan è un ultimo appello affinché voglia cortesemente dare soddisfazione a tutte quelle persone che per anni hanno contribuito a mantenere inalterato nel tempo il prestigio di Radio Monte Carlo.
La mia parte, peraltro modestissima, sono disposto a farla fino in fondo e  lascio a disposizione del dottor Hazan  per dire la sua in merito alla controversia, la pagina bianca che segue augurandomi che non voglia trasformarla, negandosi, in una delle pagine più nere della radiofonia italiana.
Cordialmente








mercoledì 17 ottobre 2012

Radio Monte Carlo manda in onda le piattole di Platinette

E così finalmente questa mattina ho capito a che gioco sta giocando Platinette nel suo Plati-Network su RMC, infatti dopo “ l’effetto Ciro “ alla Sandra Milo messo in onda ieri con una telefonata di una tal Sara risultata poi essere falsa o telecomandata che sia, oggi dando il meglio di se stesso ( devo riconoscerlo ) mentre si disquisiva alle 8 di mattina di bastoncino flessibile,anelli vaginali,spirale,sifilide e scoli vari o se  il primo rapporto di Belen con Stefano  sia stato un rapporto protetto o meno, lui che cosa ci ha fatto sapere in diretta? Di aver preso le piattole una volta durante un viaggio in Turchia pur usando il preservativo.
Magnifico, tutto magnifico, però qui casca l’asino e lo sapete perché?
Platinette ha capito che la non risposta dell’editore alle centinaia per non dire migliaia di proteste degli ascoltatori ha assunto con il passare dei giorni una valenza double – face, o meglio il silenzio dell’editore può voler dire me ne frego di quello che pensano gli ascoltatori ma anche non rispondo perché sei indifendibile ( ricordiamoci l’atollo … ma qui non si tratta più di difendere l’essere chic, ma di preservare il buon gusto e l’educazione in una emittente che ha fatto la storia della radio).
Ed allora Platinette cosa fa per poter proseguire nel suo programma, l’unica cosa che gli è rimasta da fare continuare in un crescendo di volgarità che lo renderanno a breve termine sempre più indifendibile e quindi paradossalmente intoccabile.
Quello che mi chiedo oggi è quale sia il clima che aleggia tra gli addetti ai lavori e tra gli altri conduttori di RMC, è chiaro a tutti che sono dei professionisti ed in quanto tali devono fare il loro mestiere fedeli al motto guarda e passa e non ti curar di Platinette, ma sotto sotto penso che a qualcuno di quelli che hanno contribuito negli anni a firmare una Radio di classe possa dar fastidio avere come compagno di viaggio un personaggio che fa della volgarità il suo credo.
Per chi poi volesse farsi una cultura sulla Platinette targata Deejay degli ultimi tempi sarà sufficiente fare un giretto in rete e leggere i commenti postati un po’ ovunque dai suoi ex ascoltatori.

 Doubleg

martedì 16 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... quando la radio Chic diventa Trash

A chi segue questo blog è ben chiara la mia posizione di ascoltatore di RMC sul recente cambio di palinsesto, a chi invece approda per la prima volta sul pensierinodellasera rivolgo  l’invito prima di proseguire nella lettura di questo post di andare a leggere i miei post precedenti sull’argomento in modo da decidere dopo avermi inquadrato bene se proseguire o meno nella lettura.
Oggi però il mio post non lo scrivo come ascoltatore, ma come giornalista, ritenendo di essere in grado di saper tener distinte le mie due diverse anime e soprattutto di possedere la sufficiente lucidità e conoscenza della materia * per poter esprimere un giudizio del tutto negativo sulla odierna trasmissione di RMC “ Plati-Network “.
Ma veniamo al dunque, questa mattina mentre ero in viaggio ho avuto modo di ascoltare il programma di Platinette, la cui prima parte era improntata a richiedere agli ascoltatori il loro parere sul caso Schettino e la domanda era in pratica questa : “ voi avreste dato come è successo ieri la mano a Schettino? “.
Dopo aver lanciato il quesito, un po’ di musica e poi via con le telefonate in diretta, passano tre telefonate di ascoltatori che esprimono il loro parere… ai quali viene chiesto da Platinette in apertura di telefonata da dove chiamassero; arriva poi una quarta telefonata di una certa Sara a cui Platinette non chiede da dove chiami e questa signora dopo aver espresso il suo giudizio in merito a Schettino, dicendo che lei sta dalla parte del perdono in quanto a sua volta è stata vittima di uno sbaglio in un intervento chirurgico che la resa disabile, chiede a Platinette se può dire una cosa e avendo ricevuto il via libera da Platinette inizia a raccontare quasi piangendo e disperata la sua storia di mamma disabile con un bambino di otto anni che deve fare la dialisi e racconta di non essere più in grado di pagare con la sua pensione di 200 euro l’affitto di casa che è di 50 euro lanciando di fatto un appello agli ascoltatori per ricevere da loro un aiuto.
A questo punto Platinette da il meglio di se stessa correndo amorevolmente in soccorso della poverina, pronunciando frasi del tipo: “ ti prego calmiamoci un secondo “ – “ abbiamo il tuo numero di telefono “ – “ senti tesoro “ – “ se c’è qualcuno in diretta che vorrà aiutarti noi abbiamo il tuo numero e  ci pensiamo noi a metterti in contatto “ – “ mi assicuri che ora tiri un bel respiro e vedrai che ci sentiamo quanto prima “. Fine dell’intervento e messa in onda di brano musicale.
Come la signora ha smesso di parlare io ho inviato un sms al numero di RMC che recitava “ di che Comune è la signora in difficoltà che ha telefonato prima “ ( al mio SMS a tutt’ora nessuno ha risposto ).
Subito dopo il brano musicale Platinette è ritornato in onda dicendo che poiché la signora ( di cui in precedenza aveva il numero ) ha chiamato sul centralino la stessa veniva invitata a richiamare in quanto non vorremmo essere noi vittime di un dispetto e se così non fosse ci scusiamo per l’inconveniente.
Le domande che mi pongo dopo questo siparietto radiofonico degno della miglior TV spazzatura sono :
- una signora che non riesce a pagare 50 euro di affitto al mese anziché mandare dal suo cellulare un sms come fan tutti per essere poi ricontattata dal centralino di RMC, telefona lei direttamente al centralino di RMC dal suo cellulare è sta in linea per tre quattro/cinque minuti !!!
- in una trasmissione in diretta di solito l’autore o gli autori se non addirittura lo speaker verificano preventivamente l’attendibilità della telefonata e di conseguenza sono in possesso del numero telefonico di chi chiama
- se non avessi inviato il mio SMS Platinette avrebbe detto quello che poi ha detto sulla attendibilità della telefonata?
Io penso che  “ questo momento di radio che non conosciamo “, così ha definito Platinette in onda il siparietto appena conclusosi sia un momento di radio che gli ascoltatori di Radio Monte Carlo non hanno mai conosciuto e mai vorranno conoscere.
P.S. ovviamente per chi vuole esiste la replica del programma su RMC e la copia del mio SMS 

Doubleg




*Giusto per la cronaca ho diretto tanti anni fa una casa editrice musicale, ed ho scritto come autore del testo circa un migliaio di canzoni, tra cui guarda un po’ una delle sigle televisive del programma ABOCCAPERTA di Gianfranco Funari nell’anno in cui migrò da Telemontecarlo alla Rai.
In quanto poi alla mia collocazione nel mondo che gira al contrario e cioè quello che fa tornare le persone anziane agli anni dell’infanzia e quindi ad essere infantili posso rassicurare chi mi legge che in quel mondo lì io oggi sto ancora frequentando il liceo, per cui per tornare all’asilo infantile ho ancora molti anni davanti.

lunedì 15 ottobre 2012

Oktoberfest ... quando la birra diventa oro giallo!

Da circa una settimana è calato il sipario sulla festa popolare più grande del mondo, l'Oktoberfest che anche quest'anno ha visto perpetuarsi la festa della birra nata nel lontano 1810 per festeggiare le nozze del principe ereditario Ludwig ( che salirà al trono nel 1825 con il nome di Ludwig I ) con la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen.
Milioni di persone hanno affollato nei canonici quindici giorni gli enormi stand situati a Theresienwiese, una grande zona all'aperto situata nella periferia di Monaco a poco più di 1 km di distanza dalla stazione centrale.
Quest'anno la classica " ein Mab " ( si pronucia " ain mass " ) ha raggiunto il ragguardevole prezzo di € 9,50 non male per un boccale di birra, sia pure da litro, tanto da far pensare a molti che la bevanda più gettonata in Germania oltre ad avere il colore dell'oro sia cara quasi quanto il metallo giallo ed in ogni caso di gran lunga più costosa della benzina.
Il maggiore quotidiano della Germania il "Sueddeutsche Zeitung " ha raffrontato l'evoluzione subita dal 1950 ad oggi del prezzo di un litro di benzina e di uno di birra, e ne è venuto fuori un quadro più che preoccupante.
Pensate che mentre un litro di carburante ha subito un balzo in avanti del 450%, il boccale di nettare biondo ha fatto registrare una autentica impennata pari a oltre il 1000%.
Nella kermesse bavarese del 1950 " ain Mass " costava 1,70 marchi pari a 0,87 cent.di euro, mentre un litro di benzina costava l'equivalente di 0,34 cent. oggi a distanza di 58 anni la benzina costa 1,56 cent. al litro mentre la birra è balzata alla cifra iperbolica di 9,50 euro.
Negli ultimi 10 anni il costo del boccale da un litro è aumentato del 40%, passando dai 6,80€ del 2002 ai 9,50€ del 2012.
Ma se nell'aumento del prezzo della benzina hanno giocato un ruolo importantissimo le due crisi petrolifere degli anni '70  oltre alla " Oekosteuer ", l'imposta ecologica introdotta dal governo di Gerhard Schroeder, ci viene difficile capire cosa possa aver fatto impennare il prezzo della bionda.
Unica magra consolazione è quella che se è vero come è vero che bevendo birra si campa cent'anni allora possiamo dire che gli amanti della bionda stanno spendendo una buona parte dei loro soldi per garantirsi la longevità.

venerdì 12 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... c'è posta per te



Egregio Dott.Albero Hazan
Con la presente sono ad informarLa qualora i suoi collaboratori non lo avessero fatto, che nella giornata di ieri le è stata recapitata attraverso il sito ufficiale di RMC e la relativa casella di posta elettronica una “ lettera aperta “ in cui viene trattato l’argomento relativo al recente cambio di palinsesto ed il conseguente spostamento del programma “ Si salvi chi può “ in un orario praticamente “ impossibile “.
Copia della lettera la potrà trovare online anche al seguente indirizzo : http://ilpensierinodellasera.blogspot.it/2012/10/radio-monte-carlo-lettera-apetta.html

Mi auguro che, per un senso di rispetto nei confronti non tanto del sottoscritto ( in fondo appartengo ad una categoria ai più invisa ), ma soprattutto delle centinaia di ascoltatori della emittente monegasca ed in particolare del programma penalizzato dalla recente scelta editoriale, Ella voglia cortesemente dare un cenno di riscontro sulla sostanza del  problema sollevato, direttamente o magari per mezzo di suo incaricato di fiducia attraverso un comunicato stampa o quanto riterrà più opportuno.
Qualora ciò non dovesse avvenire nella giornata di lunedì la lettera in questione verrà girata alle agenzia di stampa, alle redazioni dei principali quotidiani e settimanali italiani.

Cordialmente

Giuseppe Genta

giovedì 11 ottobre 2012

Radio Monte Carlo lettera aperta all'editore Alberto Hazan

Come ho avuto modo di scrivere qualche anno addietro in occasione di un mio scritto dedicato a Luisella seguo RMC fin dai tempi di Noel Coutisson, per cui sono consapevole di rivolgermi alla persona che più di ogni altro ha consentito con il suo intervento di natura economica la sopravvivenza dell’emittente monegasca.
La storia di RMC è facilmente reperibile in rete per chiunque, per cui anche gli ascoltatori che la seguono da tempi più recenti avranno potuto farsi un idea di cosa possa aver significato per il gruppo Finelco l’acquisizione di un marchio di grande prestigio e con un profilo di ascoltatori di alto livello.
Come lei certamente ricorderà, una delle prime campagne pubblicitarie realizzate dal suo Gruppo per rilanciare l’emittente era rappresentata da un atollo in mezzo al mare con la dicitura : RMC… un’isola fra le onde; sono passati più di venti anni da quella campagna pubblicitaria ma nell’immaginario degli ascoltatori di ieri e di oggi questa era e rimane Radio Monte Carlo.
E di questo certamente anche Lei ne è consapevole perché quando l’ha acquisita ben sapeva cosa stava comprando, una autentica “ chiccheria “, per cui non mi soffermerò a parlare di dati di ascolti, di gradimento, di share o di quant’altro perché un emittente CHIC non può puntare sul numero degli ascoltatori ma sulla loro qualità.
Come avrà modo di leggere, in questa mia sarò una sorta di dottor Jekyll ( l’ascoltatore fedele ) e Mr.Hyde ( il giornalista che come al solito critica per non dire “ rompe “ ) che le proporrà degli spunti che mi auguro possano per Lei essere motivo di riflessione, evenienza su cui non nutro dubbi in quanto essendo Lei un abile imprenditore che ha fatto della comunicazione la sua ragione di vita ha ben chiaro quanto possa essere importante l’opinione di chi la comunicazione la vive invece da spettatore.
Dottor Jekyll per ricordarle che essendo cresciuto a pane e Luisella ho un idea totalmente diversa di quella che dovrebbe essere la fascia di prime-time del mattino; la gente al mattino ha voglia di cose frivole non impegnative ed il programma Si Salvi Chi Può ben rappresentava questa idea di radio; il suo gruppo ha lanciato il nuovo programma “ Plati-Network “  con lo spot  “ Platinette accenderà la mattinata di RMC “ ma ho dei seri dubbi che ciò avvenga, vista anche l’ondata di proteste e di defezioni da parte degli ascoltatori.
Mr.Hyde per ricordarle che Platinette di cui non discuto la professionalità, mi sembra come dicevano dalle parti di Radio Deejay un po’ cotto, tanto che dal mattino era stato spostato al pre-serale e poi definitivamente licenziato.
Dottor Jekyll per ricordarLe che il gruppo di ascoltatori che ha creato su facebook la pagina “ Rivogliamo Si Salvi Chi Può “ ha raccolto in poco più di 15 giorni oltre 600 adesioni ( che continuano ad aumentare di giorno in giorno) a fronte di circa 7000 Fans della pagina ufficiale di Si Salvi chi può; come lei ben sa mediamente gli ascoltatori che esprimono liberamente una loro opinione sono poco più dell’1% per cui non mi sembra poca cosa.
Mr.Hyde per ricordarLe che è impensabile che una emittente che fa della comunicazione il suo vivere quotidiano, non abbia affidato allo Station Manager o a chi per lui il compito di predisporre un comunicato stampa per spiegare le ragioni delle proprie scelte editoriali, viste le numerose proteste degli ascoltatori; non averlo fatto è stata una grave mancanza di rispetto verso tutte quelle persone che una Radio dovrebbe coccolare : gli ascoltatori, che invece sono stati insultati in diretta da Platinette che li ha definiti “ 500 disgraziate, fanatiche e rimbambite che non gradiscono la collocazione del suo programma in quella fascia oraria “.
Dottor Jekyll per ricordarLe che queste rimbambite o rimbambiti che dir si voglia, hanno messo in atto una forma di protesta garbata e mai volgare, chiedendo unicamente che il “ Plati-Network “ venisse spostato in altra fascia oraria.
Mr.Hyde per chiederle se non sia possibile far mangiare a Platinette il classico panettone di Natale e prevedere con l’inizio dell’anno nuovo un ritorno al passato magari con degli aggiustamenti o degli affiancamenti in entrambi i programmi.
Dottor Jekyll per chiederle di concedere per il momento alla brigata di “ Si Salvi Chi Può “ ed ai  supporter del gruppo “ Rivogliamo Si Salvi Chi Può “ almeno l’onore delle armi dando loro la possibilità di ascoltare il programma  in un ora più consona inserendolo nella pagina delle repliche.
Mr.Hyde ... un uccellino qualche giorno fa, di prima mattina, si è posato sulla mia finestra, mi ha bussato al vetro, io gli ho aperto e mi ha bisbigliato “ ma lo sai che qualcuno avrebbe una mezza intenzione di far chiudere la pagina facebook degli “ Storditelli “; come mia buona abitudine avevo già preso al risveglio il siero purificatore e quindi da buon dottor Jekyll non ho dato peso al fatto.
Mi auguro per il bene di RMC, degli ascoltatori tutti, della democrazia e della libertà di opinione e di espressione che ciò non avvenga mai in quanto se così fosse si innescherebbe un meccanismo molto ma molto pericoloso.

Con viva cordialità


Giuseppe Genta

mercoledì 10 ottobre 2012

Roma quando anche il caffè diventa eterno

Ho avuto la fortuna di vivere per un lungo periodo nella città eterna, quella Roma immersa nella storia e nel verde, bagnata dall’acqua inquinata che però la sera come d’incanto brilla alla luce della luna e delle vetrine scintillanti facendo da specchio al Cupolone.
Roma non ha bisogno di essere scoperta è lei stessa che ti viene incontro presentandoti a poco a poco le sue bellezze e le sue stranezze … ti è mai capitato di impiegare tre quarti d’ora per percorrere in macchina lo stesso tragitto che normalmente percorri in quindici minuti : a Londra i londinesi direbbero “ of course “ a Roma i romani si limitano al più classico “ Li mortacci tua “… oppure ti è mai capitato di trovarti in pieno centro nel bel mezzo di un temporale .. tutto si ferma e come d’incanto compaiono in ogni angolo di strada i venditori di ombrelli ( mannaggia… la peggior genia dell’universo .. per me che odio gli ombrelli ) e i malcapitati passanti vengono sommersi uno dopo l’altro in una doccia collettiva da quei carini che vanno in moto e per non bagnarsi emulano il buon Valentino … poi d’un tratto come d’incanto il temporale svanisce e con lui i venditori di ombrelli , gli ingorghi e tutto ritorna alla normalità.
Se fai attenzione riesci ancora oggi a trovare passo dopo passo  la Roma raccontata da De Sica, Flaiano, Fellini e Pasolini e soprattutto quella Roma vista attraverso il bianco e nero degli occhi cerchiati di Anna Magnani.
L’ora migliore per goderti Roma è al mattino presto quando a farti compagnia per le strade trovi solo i netturbini che la ripuliscono dalla botta di vita che gli è toccata durante la notte appena conclusa.
Ed è proprio dalla prima azione del mattino, la più classica, la colazione che capisci di essere in una città che è capace di riservarti non una ma cento, ma che dico mille sorprese … entri nel più classico dei caffè e trovi dietro il banco un barista che ti accoglie dicendoti “ Digaaa “ ( per la cronaca il classico “ dica “ ), ma per dire “Digaaa “ ci mette quei 4 o 5 secondi che sembrano nulla, ma nella realtà sono un eternità!
E nulla importa se poi il barista alla tua richiesta di un caffè aggiunge al “ Digaaa” … Subbito, ce mancherebbe, e che non je lo faccio er caffè?
Quella frazione di secondi che servono al barista per pronunciare il più classico dei “ Digaaa”  ti fa capire che quello spazio temporale molto simile ad un eternità non è altro che la prima avvisaglia che in effetti sei veramente nella città eterna dove tutto e il contrario di tutto può succedere ..

martedì 9 ottobre 2012

Scusi .. Lei quanti km. fa con un litro di latte?

Sono molti i consumatori italiani che si chiedono come possa succedere che un litro di latte pagato alla stalla meno di 0,40 cent lo si possa ritrovare sullo scaffale del supermercato ad un cifra che oscilla tra 1 euro e 40/60 cent.
Ci troviamo di fronte in pratica ad un aumento che in alcuni casi giunge a toccare la ragguardevole percentuale del 300% ( il 260% lo impone il trasformatore e il 30-40% il venditore finale ).
Ma è per tutti così o in altri Paesi il latte ha prezzi più ragionevoli? E come al solito andando a vedere in casa dei nostri cugini francesi e degli eterni avanti tedeschi scopriamo che in Francia a fronte di un prezzo alla stalla di 0,34 cent. di euro il latte sullo scaffale viene venduto ad un prezzo che oscilla tra 0,75 e 0,90 cent. di euro, mentre in Germania dove la stalla riceve 0,39 cent. di euro il prezzo al pubblico è assestato su 0,90 cent.di euro.
Ma allora cé qualcosa che non funziona? che cosa ? E qui chi più ne ha più ne metta... incomincia un incredibile giro di valzer dove la responsabiltà del prezzo finale del latte viene rimbalzata a destra e a manca e ovviamente ognuno tra quanti commercializzano il latte si sente legittimato a dire la sua, per cui ci tocca sentir dire che : in Germania il latte costa di meno perché i tedeschi ne consumano giornalmente di più, sempre in Germania il latte ha una durata di 10 giorni anziché di 6 come in Italia, e ancora l'Italia a differenza degli altri Paesi ha una commercializzazione estremamente frammentaria che richiede di conseguenza una struttura logistica-distributiva articolata e complessa ( e giù paroloni.. ma stiamo parlando di latte .. ), e ancora l'Italia con la sua forma lunga e stretta ( già siamo una penisola ) è un paese difficile da distribuire, la produzione non può essere accentrata altrimenti il latte non riuscirebbe ad arrivare in tempo sugli scaffali, e ancora se ci facessero produrre quel milione e mezzo di tonnellate di latte in più di cui abbiamo bisogno, e che invece siamo costretti ad importare, forse potremmo contenere i prezzi, e ancora per ultimo che il prezzo della Francia è un caso a parte in quanto in Francia il consumo di latte fresco è irrilevante ( e allora poiché noi ne beviamo più di loro dobbiamo pagarlo di più, strano però che i tedeschi che ne sono grandi consumatori lo pagano di meno... qui qualcuno non la dice giusta! ).
E' chiaro che le dichiarazioni sono state tutte rilasciate da soggetti che commercializzano il latte ed è proprio a questi signori che mi verrebbe da porre questa domanda: come è possibile che in Italia in un qualsiasi grande magazzino italiano un litro di latte parzialmente scremato prodotto in una Centrale del Latte che dista 40/50 km da casa mia costi 1,60 cent. di euro, mentre nella stessa città in un supermercato di una catena tedesca un litro di latte con le stesse caratteristiche e prodotto a 1.500 km di distanza da casa mia costi 1 euro? E i costi di trasporto e il caro carburante ? come direbbero a Roma " Do' stanno? " .
Allora forse sarebbe meglio cercare di ottimizzare le fasi intermedie della filiera e magari allineare i margini di guadagno a quelli " più umani " dei paesi vicini, per evitare di pagare un litro di latte quanto un litro di gasolio.

lunedì 8 ottobre 2012

Perchè far abdicare il Re Barolo?

Alcuni produttori del più nobile dei vini, stanno mettendo in atto delle operazioni di marketing volte a rendere un po' più popolare il Re dei vini.
Ecco quindi che troviamo il Barolo venduto a bicchiere è il caso di Eatitaly o proposto nella bottiglia da mezzo litro o peggio ancora da litro.
Una cosa è certa, trovare sugli scaffali di alcuni supermercati bottiglie di Barolo vendute a 10 euro non è certamente cosa saggia, in quanto non è svendendo un prodotto che lo si può far conoscere al grande pubblico, tenendo poi nella debita considerazione di che tipo di prodotto si possa parlare con un prezzo di vendita vicino ai 10 euro.
Se dal vino passiamo alle automobili, ci troveremmo nella condizione in cui un concessionario che vende solo ed esclusivamente Ferrari dovrebbe applicare ai modelli che ha in vendita il prezzo con cui normalmente si paga un utilitaria.
E allora come sempre la verità sta nel mezzo, oggi con una richiesta di bottiglie annue di circa 5 milioni i produttori ne sfornano circa 11 milioni, grazie anche al fatto che molte vigne di dolcetto e barbera in pochi anni sono state trasformate a barolo; se poi ci mettiamo anche che i singoli produttori non dialogano più come un tempo tra di loro, ma ognuno fa per sé, ecco che ci troviamo a non capirci più niente quando in un enoteca soppesiamo in mano due bottiglie di Barolo il cui prezzo passa dai 12 euro dell'una agli oltre 60 dell'altra.
Che sia venuto veramente il momento per il Re Barolo di abdicare? riteniamo di no, anche perché forse è più scandaloso spendere 20 euro e passa per un barbera barricato che non 50 euro per un signor Barolo.
L'augurio è che i produttori del Barolo sappiano trovare un intesa che possa portare ad una calmieratura dei prezzi, tale da rendere più accessibile l'avvicinarsi ad una bottiglia di Barolo che deve comunque sempre rimanere quella che è, una bottiglia importante da stappare per un momento importante, sia anche solo che un momento di pura e godereccia degustazione, ma per favore non ridicolizziamo il più nobile dei vini proponendolo con pane e salame, la monarchia non va più di moda ma un Re è pur sempre un Re.

venerdì 5 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... Platinette si o Platinette no?

Questa mattina intorno alle ore 8 vi è stata una graziosa incursione di Luisella Berrino voce storica e colonna portante dell’emittente monegasca nel programma di Platinette.
Dopo i convenevoli di rito, Luisella ha esordito dicendo “ Platinette show o no ragazzi? “ facendo capire da subito con la serenità e l’armonia che la contraddistingue quale messaggio si apprestava a lanciare agli ascoltatori.
La scolaretta Platinette davanti a una vera e propria icona della radio l’ha invitata a pensare alla possibilità per il futuro di condurre insieme una volta al mese una trasmissione notturna chiamata magari “ le sorelle della notte “ in cui nel corso dell’intera nottata entrambe potranno interrogare le donne sui loro problemi o felicità che possono avere e perché no condividere con gli altri.
Ma il passaggio culminante dell’intervento di Luisella è stato quello finale in cui ad una precisa domanda di Platinette su come ci si possa proteggere dagli ascoltatori che gli inviano messaggi di protesta la voce che più di ogni altra si identifica con RMC ha risposto : “ bisogna avere un po’ di pazienza, non si può stare fermi la radio va avanti cambia, tu sei una persona che stimo molto, per cui sono certa che bisogna darti un po’ di tempo per entrare definitivamente nel cuore di chi ci ha sempre ascoltato “
Questa risposta mette la parola fine almeno per il momento sulla possibilità di un ritorno nella fascia oraria occupata da Platinette del programma “ Si salvi chi può “, e non vi era miglior scelta da parte dell’editore per far comunicare agli ascoltatori il suo pensiero al riguardo.
La battaglia da oggi in poi per gli “ Storditelli “ si trasferisce su di un campo di battaglia ben più ampio, quello della rivelazione degli ascolti, solo quando verranno resi pubblici i prossimi dati di ascolto sapremo se l’avvento di Platinette avrà portato nuova linfa alla radio monegasca o se al contrario non avrà incrementato gli ascolti ma peggio avrà perso cammin facendo quelli che fino ad oggi erano i fedelissimi della Radio Chic.
In fondo non vi sono ne vincitori ne vinti anche se però andando ad analizzare l’intera vicenda è innegabile che Platinette abbia accusato il colpo e per un personaggio del suo calibro ( professionalmente parlando ) non è roba di poco conto, ma anzi potrebbe essere un ulteriore campanello di allarme.
Credo che Platinette questa mattina abbia finalmente capito che Radio Monte Carlo non è una radio come le altre … è diversa, e credo anche che abbia inteso che dovrà essere meno aggressivo e più comprensivo verso i vecchi ascoltatori, del resto ne va della sua credibilità in quanto un flop non gli gioverebbe di certo.
Non so quanti di voi ricordano una delle prime campagne pubblicitarie lanciate dal nuovo editore Hazan .. “ si vedeva un atollo in mezzo al mare e la dicitura era : RMC … un’isola fra le onde “ questa era ed è nel mio immaginario Radio Monte Carlo.
Buona radio a tutti !

N.B. Luisella Berrino mi ha contattato per chiarire come è giusto che sia che il suo intervento di questa mattina in " Plati-Network " rifletteva unicamente una sua personale opinione e non uno spot dell'Editore.
La replica del programma di oggi è disponibile sul sito di Radio Monte Carlo cliccando qui : http://www.radiomontecarlo.net/repliche/



giovedì 4 ottobre 2012

Radio Monte Carlo ... quando la radio si spegne da sola

E’ trascorso ormai un mese da quando Platinette avrebbe dovuto accendere a detta del suo editore ( il gruppo Finelco ) la mattinata di Radio Monte Carlo con il suo nuovo programma “ Plati-Network “, portando in onda una ventata di novità e soprattutto un modo intelligente e fantasioso di fare radio.
Che la Plati sia una professionista della comunicazione ed un abile promoter soprattutto di se stessa nessuno lo mette in discussione, ma da qui a dire che abbia la forza di risollevare le sorti di RMC nel prime-time mattutino vi è una bella differenza non fosse altro per il fatto che a quanto pare il suo licenziamento da radio Deejay non è avvenuto per caso ma è stato il frutto di un analisi dei suoi dati di ascolto.
Non è solo di dati di ascolto che si deve parlare ma anche e soprattutto del cambiamento che anno dopo anno ha investito il personaggio Platinette che è diventato sempre più televisivo e meno radiofonico, per carità atteggiamento del tutto legittimo ma mal sopportato da chi vede nella radio uno strumento d’evasione che ti possa accompagnare di prima mattina in maniera spensierata verso l’inizio di una giornata che per i più sarà pesante e piena di lavoro.
Ecco allora che la stragrande maggioranza degli ascoltatori di RMC abituati ad un programma semplice leggero e spensierato ma anche ricco di contenuti come era “ Si salvi chi può “ mal si adatta al cambiamento e al dover sentire mormorii, mezze parole, insulti, lodi allo sfilatino e quant’altro in un programma che non ha ne capo ne coda e che ti sbatte in faccia di prima mattina il Monti-bis si o il Monti-bis no, piuttosto che il come si debba vestire una escort o peggio ancora cosa possa pensare l’ascoltatore dello sciopero dei mezzi pubblici ( mentre magari lo sta vivendo in prima persona sull’auto che ha dovuto usare per recarsi al lavoro).
Ma suvvia, lasciamo che la radio ritorni ad essere almeno al mattino un momento di spensieratezza e non uno studio televisivo dove il più delle volte nei programmi tanto cari a Platinette va in onda la finzione sotto forma di sceneggiata.
Quello che mi preoccupa di questa vicenda non è tanto il fatto che Platinette possa aver riscosso o meno l’apprezzamento degli “  Storditi “ perché non era poi così difficile capire che la Plati nulla avrebbe avuto a che vedere con questa fascia di ascoltatori di RMC, sono invece fortemente preoccupato come giornalista che il gruppo Finelco o chi per esso continui ad ignorare le proteste garbate e lecite messe in atto con ogni forma e mezzo da una parte dei suoi ascoltatori.
Come ho già avuto modo di scrivere in un’altra occasione, non entro nel merito della decisione presa dall’Editore, ma rivolgo un caldo invito allo Station Manager di RMC Stefano Carboni (http://www.cercaradio.it/details/radio-monte-carlo.html ) di voler postare un comunicato stampa in cui possa dare soddisfazione agli ascoltatori dell’emittente in cui lui dovrebbe svolgere il ruolo di filtro tra le legittime esigenze commerciali dell’editore e le altrettanto legittime aspettative di tutti quegli ascoltatori che fino ad oggi hanno consentito a Radio Monte Carlo di mantenere i propri ascolti al di sopra del milione di fruitori.
Giusto per non sembrare di parte pur provando profonda simpatia verso gli “ Storditelli “ vorrei ricordare, ma penso non ve ne sia bisogno, allo Station Manager che dai dati pubblicati da Radio Monitor Eurisko e relativi al 1° semestre 2012 il programma si Salvi chi può  compreso nella fascia delle ore 7-9 ha fatto registrare circa 220.000 ascoltatori poco lontano dai 250mila ascoltatori dello show di Signorini, su di un totale di poco più di 1 milione 200mila ascoltatori giornalieri ( un risultato che definirei  più che accettabile ) per cui la domanda che corre d’obbligo è: quanti di  questi 220mila abbandoneranno RMC ( e magari per protesta anche  le radio del gruppo : Radio 105 e Virgin Radio ) e quanti nuovi ascoltatori saprà portare in dote all’emittente monegasca la Plati nazionale che proprio questa mattina ha detto rivolgendosi in onda alla sua partner e co-autrice  Manuela Cimmino “ noi trasmettiamo da Milano perché per il Principato di Monaco siamo ancora troppo poco CHIC!”
Ora io non so nell’immaginario di ciascun ascoltatore di RMC come sia vista la figura di Platinette è un problema che non mi pongo, ma dato che la radio in quanto tale ritengo sia un elemento importante della vita di ciascuno di noi mi permetto di chiudere questa mia riflessione prendendo a prestito per un attimo come fa ogni mattina Platinette le tre lettere R,M,C, per comporre la frase finale RIMANGO, MA, CAMBIO … orario.

mercoledì 3 ottobre 2012

IL TRIANGOLO .... si!

Si...è proprio così il "triangolo" è al primo posto delle fantasie segrete di uomini e donne italiane ... particolare che viene svelato dal sondaggio " Quale è la tua ossessione segreta? " commissionato da Calvin Klein alla iModerate Research Technologies e condotto da quest'ultima in sette diversi paesi ( Usa, Canada, Gran Bretagna,Germania, Russia, Spagna e Italia ) su di un campione di ottomila persone intervistate tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni.
Il 65% degli uomini e il 25% delle donne " di casa nostra " pongono al primo posto delle loro fantasie erotiche " il triangolo ", mentre nel resto del mondo il " mènage à trois " è solamente al terzo posto preceduto dalle ossessioni per la gelosia per il partner e per la chirurgia estetica.
Ma il sondaggio va a scavare in un mondo del tutto particolare dove oramai il sentimento dell'amore è stato smitizzato; ecco quindi che gli uomini quando pensano ad una donna si concentrano sulla loro fisicità : il seno, il lato " B ", le gambe e la lingerie, mentre le donne prediligono il fondoschiena, gli occhi e strano ma vero l'odore dei maschi!!!
Dal sondaggio emergono anche aspetti del tutto nuovi e magari impensati, come il fatto che gli uomini siano meno trasgressivi di quanto le donne possano pensare, mentre al contrario soluzioni estreme o sadomaso  sembrano essere ai primi posti delle fantasie segrete del gentil sesso.
La gelosia per il partner che è al primo posto delle ossessioni a livello mondiale, per le donne italiane cede il passo alla attenzione per se stesse e cioè alla chirurgia estetica, mentre al contrario le donne inglesi sono le più gelose in assoluto seguite a ruota dalle russe; tra gli uomini il titolo di " Mister Otello " spetta ai russi.
L'interesse poi per la donna molto più giovane è a vantaggio dei tedeschi, mentre gli inglesi hanno il primato nel bondage ( l'essere legati ) e nella fantasia del travestimento..
Insomma c'è un po' di tutto in questo sondaggio che Calvin Klein ci ha voluto regalare ... e di questo lo ringraziamo ... però forse sarebbe stato assai più utile per il marchio fondato nel 1968 con l'apertura di una boutique all'interno di un hotel di New York ... fare un sondaggio sulle mutande che produce ... non so voi .. ma io le trovo terribilmente brutte...

martedì 2 ottobre 2012

Ci chiameremo tutti con il cognome di mammà?

E allora ... nel " nome della madre " ... i giudici della Cassazione per intenderci quelli del " Palazzaccio ", in seguito alla approvazione nel dicembre del 2007 del trattato di Lisbona che ha ridisegnato i valori e le coordinate fondanti dell'unione europea, avevano a suo tempo sentenziato che anche l'Italia avrebbe dovuto uniformarsi ai principi comunitari, tra i quali vi è quello relativo al divieto di ogni discriminazione fondato sul sesso e soprattutto del rispetto della vita privata e familiare.
Quindi va rispettato anche il desiderio di una madre di poter dare ai propri figli il cognome materno ... per cui se i coniugi sono d'accordo avremo famiglie con in casa un Rossi e un Bianchi.... insomma è tutta colpa dei cognomi se gli equlibri familiari saltano ...
Per ottenere ciò, grazie ad un recente DPR il 54/2012 sarà sufficiente rivolgere rispettosa istanza al Prefetto di competenza territoriale.
Ben altri problemi hanno gli abitanti dell'isola di ghiaccio e di fuoco, l'Islanda, dove i cognomi non esistono, almeno non come li intendiamo noi.
Per i discendenti dei vichinghi il cognome è formato dal nome del padre o della madre e da un suffisso finale diverso per maschi e femmine; i maschi finiscono sempre con -son (figlio) e le femmine con -dóttir (figlia); quindi tanto per fare un esempio famoso la cantante Björk di chiama in realtà Björk Guðmunndsdóttir e cioè Björk figlia di Guðmund e se avesse un fratello di nome Johann questo si chiamerebbe Johann Guðmundsson.
Certo a prima vista il meccanismo può sembrare un pò anomalo e potrebbe generare confusione, tanto è vero che anni fa quando mi recai in Islanda per un reportage commissionatomi dall'Ente del Turismo Islandese mi posi il problema chiedendo alla guida che mi accompagnava se tale metodo non
ingenerasse qualche confusione nel momento in cui si dovesse fare una ricerca sull'elenco telefonico ( in Islanda a fronte di una popolazione totale di circa 280.000 unità esiste un unico elenco telefonico per l'intera nazione ) e la bellissima guida che mi accompagnava Margaret Emilsdóttir mi rispose in modo serafico " caro Giuseppe hai mai provato a cercare Mario Rossi sulla guida di Milano? "... ovviamente rimasi senza risposta...
Ma la cosa più importante degli islandesi è che questo popolo ama a tal punto le proprie tradizioni da difendere il proprio patrimonio linguistico dalle contaminazioni delle lingue straniere, per cui non succederà mai che un bambino islandese possa chiamarsi con un nome straniero.
In Italia invece ci preoccupiamo come stiamo vedendo in questi giorni del cognome da dare ai nostri figli e poi ci ritroviamo con una schiera di Morris, Mathias, Kim, Demis, Welda, Magalie ,Sydney, Jean ,Mickael ,Jake, Lovis, Devin, Laurin, Lilith, Xenia, Mailin, Kira ,Lorelay, Chantal, Suellen, Ridge,
Cameron oltre ai nomi derivanti dalle varie tribù di Apache, Comanceros e chi più ne ha ne metta... d'accordo che nell'epoca della globalizzazione per taluni non ha più senso parlare di italianità ... ma volete mettere come suona dolcemente il nome di Maria... indipendetemente dal cognome che lo segue....

lunedì 1 ottobre 2012

Ma il galletto italiano soffre di effetto coolidge?

Si sa che il sogno comune dell'immaginario maschile è quello di poter essere in grado di volare di fiore in fiore come un ape, ma si sa pure che in una coppia secondo i sessuologi la perdita di interesse reciproco si può verificare in maniera del tutto drammatica già dopo un solo anno di convivenza.
Sempre secondo i sessuologi una coppia sposata da poco più di un anno tenderebbe a ridurre i propri contatti fisici già del 50%, per poi continuare in questa discesa verso la " pace dei sensi " che sembrerebbe arrivare per i più intorno ai 65 anni.
Ecco quindi entrare in campo gli psicologi a tenere ben alta la bandiera della virilità maschile, quando affermano che niente come "un secondo amore" può essere in grado di far rifiorire lo spirito e quindi rinvigorire il corpo, liberandoci da ansie e depressioni e addirittura rafforzandoci il sistema immunitario.
Ma forse non tutti sanno che esiste in proposito una teoria chiamata " effetto Coolidge " secondo la quale all'uomo per mantenere appagata la propria vitalità ed il benessere generale non è sufficiente fermarsi ad un "secondo amore", ma bisogna continuare a variare con una certa continuità il proprio partner sessuale.
A sentire gli studiosi tale bisogno di varietà sessuale deriverebbe agli uomini dal loro passato biologico .. una sorta di bisogno ancestrale alla procreazione, per poter garantire in tal modo sempre nuovi guerrieri per la difesa della comunità.. questo era il motivo che li spingeva tra le braccia e non solo tra le braccia di donne sempre diverse e sembrerebbe che tale bisogno ancora oggi sarebbe rimasto insito nella natura dell'uomo.
Ma tornando all'effeto Coolidge, lo stesso prende il nome da un curioso aneddoto che coinvolse il 13° presidente degli USA Calvin Coolidge nel corso di una visita con la moglie ad una fattoria governativa.
Durante la visita alla fattoria la coppia presidenziale seguì due differenti percorsi, e quando la first lady passando davanti ad un pollaio vide accoppiarsi un gallo in maniera irruenta con una gallina e chiese a chi la stava accompagnando " se il gallo si accoppiasse più di una volta al giorno" la risposta della guida fu " decine di volte al giorno "; al che Mrs.Coolidge esclamò " per favore fatelo sapere al Presidente ".
Quando di lì a poco il Presidente si trovò a passare con il suo entourage davanti allo stesso pollaio e fu informato della performance giornaliera a cui si sottoponeva il gallo chiese " Ma lo fa sempre con la stessa gallina? " - " Oh, no signor Presidente, ogni volta è con una gallina diversa" rispose la guida, al che il Presidente annuì lentamente e quindi disse alla guida " bene lo riferisca alla signora Coolidge ".
Ed è da questo aneddoto che gli psicologi trassero lo spunto per chiamare effetto Coolidge la tendenza dell'uomo a variare in continuo partner per appagare il proprio desiderio sessuale.
Ma il comportamento umano lo si può sempre e comunque rapportare a quello animale?
Recenti ricerche hanno fatto emergere che l'infedeltà benchè molto diffusa, il più delle volte non giovi per niente al benessere della persona che la consuma, ma anzi possa diventare una grave causa di stress, stress che si raddoppia nel momento in cui la scappatella viene scoperta.
E allora considerato che la storia ci ha consegnato tanto le prodezze amatorie di Giacomo Casanova quanto i tradimenti di Madame Emma Bovary, come sempre alla fine la verità sta nel mezzo ... l'uomo saprà pur fare il galletto ... ma per far drizzare ben il alto la sua cresta deve pur sempre trovare la gallina giusta... e poichè gallina vecchia fa buon brodo ... allora cosa c'è di meglio che di una buona minestrina consumata "tet a tet" con la compagna di tutta una vita!