mercoledì 11 giugno 2014

Renzi e le barzellette …

Il presidente del Consiglio Renzi tra le tante promesse enunciate e non mantenute  aveva anche  dichiarato: " Il primo voto sulla riforma del Senato entro il 10 giugno, oppure lascio e vado a casa ".
Oggi è l’11 giugno e Pinocchietto Renzi  non ha mantenuto la promessa fatta in diretta a Porta a Porta il 29 di aprile, dove tra le altre cose disse : “ noi abbiamo messo come obiettivo di scadenza il 25 maggio e per fare la prima lettura e noi ci abbiamo messo tanta roba in questa riforma costituzionale. Si stanno facendo le cose sul serio, non son più barzellette. Son cose toste. Ci hanno chiesto 15 giorni in più. Siccome tutta la polemica che sul fatto che l’iniziativa era soltanto a fine elettorale, dimostriamo che non è così e arriviamo a 15 giorni dopo, cioè al 10 giugno”. E aggiunse: “A me questo rinvio un po’ dispiace, ma l’importante è arrivare alla fine perché sono 30 anni che ne parlano e nessuno ce l’ha fatta. Se ci arriviamo 15 giorni dopo, non credo che si scandalizzi nessuno. L’importante è che questo poi non sia uno strumento per poi invece far finta di niente e rinviare”. Il premier poi aveva puntualizzato con forza: “Io non sono a fare il presidente del Consiglio perché ho vinto un concorso. Se posso fare le cose che posso fare le faccio, se hanno bisogno di uno che nasconde e metta sotto il tappeto le cose, prendano un altro. Io non è che ci sto a tutti i costi. Io ci sto se posso cambiare le cose”.
Povera Italia!


2 commenti:

  1. Anonimo2/9/14

    CI VOELVA RENZI PER PRENDERE PER IL CU*LO GLI ITALIANI

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  2. Anonimo2/9/14

    _________________________
    BUONANOTTE.
    *
    (BENITO)

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