sabato 22 febbraio 2014

RENZI … la seconda e terza bugia certificata di Pinocchietto

Mentre questa mattina Pinocchietto Renzi salirà al Colle con i suoi ministri per essere incoronato Premier del nuovo Governo che altro non è che un Napolitano ter consegnerà agli italiani la 2° e 3° bugia certificata con cui ha raggirato la buona fede di quanti hanno creduto in lui.
La prima è quella relativa alla dichiarazione che Flipper rilasciò in occasione del suo intervento nella trasmissione Agorà su Rai 3 nel novembre del 2012 quando disse “Se vinciamo le primarie faremo solo 10 ministri: 5 uomini e 5 donne” e “Nel momento in cui fossi candidato premier una parte significativa della squadra sarebbe indicata prima”.
La seconda è relativa alle sue molteplici dichiarazioni in cui ha rasserenato Enrico Letta sul fatto che mai e poi mai lui sarebbe andato a Palazzo Chigi senza passare tramite la legittimazione elettorale.
A certificare a futura memoria queste bugie rimarranno gli spezzoni dei video della sua comparsata ad Agorà e quelli che raccolgono in una sorta di collage le sue premure per la salute politica del suo compagno di partito Letta.
A questo punto forse da lunedì sarebbe opportuno che Flipper proponesse alla direzione del suo partito la sostituzione del simbolo attuale con uno forse più appropriato a quello che è stato il suo modus operandi per arrivare al potere.
Che la sua ascesa sia dettata esclusivamente da una smisurata ambizione personale lo si è capito in maniera lampante ieri pomeriggio quando Pinocchietto ha presentato la lista dei Ministri che non è nulla di rivoluzionario ma una normale e vecchia spartizione di poltrone tra le varie forze politiche che sostengono il Governo con l’aggiunta dell’imprimatur del Presidente della Repubblica.
Non a caso il buon Flipper nelle dichiarazioni rese alla stampa dopo la lettura della composizione del Governo ha puntato il dito sull’età media dei componenti dell’esecutivo e sulla presenza paritaria di donne al suo interno.
Certo è che sarebbe stato veramente interessante avere da Pinocchietto risposta su alcune semplici domande:
perché è stato nominato al Ministero dell’Economia il Prof. Pier Carlo Padoan ( nominato solo una settima fa Presidente dell’Istat) già direttore della Fondazione Italianieuropei presieduta da Massimo D’Alema nonché suo consigliere economico quando baffino ricoprì l’incarico di Presidente del Consiglio;
perché siano stati lasciati 3 Ministeri ad una formazione politica come il NcD di Alfano che conta al Senato su 30 senatori e che in caso di elezioni imminenti non raggiungerebbe la soglia di sbarramento;
perché sia stato riconosciuto all’UDC un ministro quando non più tardi di dieci giorni fa il leader storico Casini ha dichiarato che sarà alleato di Berlusconi alle prossime consultazioni elettorali ( domenica in Sardegna l’UDC ha sostenuto il candidato di Forza Italia ed oggi un suo ministro è al Governo );
quale competenza abbia l’On.le Orlando del Pd per passare come se niente fosse dal Ministero dell’Ambiente a quello della Giustizia se non quella di essere un buon gregario di partito capace di tranquillizzare i Giudici che con lui nulla si farà in tema di Giustizia;
se possa considerarsi un atto fortemente innovativo nominare al Ministero della Difesa la sen. Pinotti che siede in Parlamento da 4 legislature e che seppur eletta da sempre nella circoscrizione della Liguria ( e quindi ben conosciuta ai liguri ) sia stata bocciata dai cittadini genovesi nelle primarie per il Sindaco di Genova nel 2012, non era adatta a fare il Sindaco ma da oggi sarà Ministro della Difesa;
perchè nel suo Governo che lui voleva innovativo per passare dal dire al fare vi siano ben NOVE ministri riciclati da quello di Letta.
Si potrebbe continuare ed altri osservatori più attenti lo faranno sicuramente ma quello che emerge chiaro e lampante da questo Napolitano ter è che al buon Flipper non appena è entrato nelle stanze del potere sono state registrate a puntino le valvole ed una volta passata la revisione gli è stato dato il via libera per presentarsi agli italiani, lui Pinocchietto ci metterà la faccia da primattore e gli altri i soliti governeranno l’Italia.

Doubleg





1 commento:

  1. Anonimo24/2/14

    L’Utopia che vorrei
    Semplice licenzierei tutti i Parlamentari onorevoli e senatori compresi i partiti che li rappresentano
    Io paragonerei L’Italia ad una grossa azienda che non ha bisogno di partiti per essere amministrata
    Ma di un Amministratore Delegato (Eletto dal Popolo)con l'obbligo di stipulare una assicurazione di tasca sua( Con durata quinquennale ) se i conti annuali risulteranno in regola. gli verrà rimborsata.
    Se i conti non tornano ? chi ha sbagliato pagherà i danni creati e il costo delle elezioni di tasca sua
    Il tutto vale anche per i presidenti Regionali e i Sindaci anche loro Eletti dal Popolo
    ( le provincie le abolirei)
    Comuni e Regioni sceglierebbero un rappresentante ciascuno che andrebbero a far parte del consiglio di Amministrazione alle dipendenze de l’Amministratore Delegato
    Che gestirà solo le spese per le Opere pubbliche d’interesse Nazionale facenti parte il programma quinquennale Votato da gli Elettori .
    Scartando le spese non facenti parte i programmi non votati dal Popolo delle singole Regioni
    Avranno priorità assoluta solo le spese dovute a calamità Naturali.
    Con l’obbligo ogni fine anno di presentare la nota delle spese sostenute dalle Regioni
    I Sindaci le spese Annuali le presenteranno alla loro Regione ha sua volta ogni singola Regione dovrà presentare la nota delle spese annuali A l’Amministratore delegato
    Con questa doppia documentazione si terranno d’occhio l’uno con l’altro.
    Provate ha fare i conti sul risparmio che ci sarebbe di tempo e di Danaro col tempo annulleremo il debito Pubblico riattivando L’Economia per dare quel Futuro che oggi non c’è ai Giovani. VITTORIO

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