martedì 25 febbraio 2014

GOVERNO RENZI … al Senato un comizio elettorale per sopravvivere!

Di sicuro il discorso che Pinocchietto Renzi ha tenuto ieri al Senato della Repubblica passerà alla storia come uno dei più brutti ed inconcludenti tra quelli pronunciati da un neo Premier nell’emiciclo di Palazzo Madama.
Un discorso in cui Flipper ha snocciolato a braccio per 71 minuti una serie di titoli senza una trama, andando a disegnare una sorta di sogno avventuroso che è sembrato più un comizio elettorale che non un discorso programmatico di colui che si è fatto Premier.
Ma la lettura politica della prova del nove a cui il nuovo Premier ed il suo Governo è stato chiamato è che Flipper ha dovuto cedere su tutto e di più nella formazione del suo esecutivo  per riuscire ad ottenere quei 169 voti a favore che gli consentono giusto di sopravvivere.
Una fiducia che colloca il Governo Flipper nelle stesse se non peggiori condizioni di tenuta di quello di Enrico Letta, fatto questo che fa capire che nulla è cambiato rispetto all’esecutivo che lo ha preceduto.
Ma la vera caratteristica del Governo Flipper è che il suo primattore Pinocchietto che a parole sembra voler rivoluzionare non solo l’Italia ma il mondo intero ha dovuto calarsi le braghe su tutto e di più per ottenere una fiducia risicata che quasi certamente non gli consentirà di governare a lungo.
E le prime incongruenze del suo Governo sono state snocciolate in aula dai senatori del M5s che con la loro ferma opposizione saranno la vera ed unica spina nel fianco di questo Governo nato con il bilancino del peggior manuale Cencelli e della lunga mano dei poteri forti.
Del resto nei palazzi della politica chi di dovere ci ha messo relativamente poco a far capire a Pinocchietto come si costruisce un Governo che voglia andare in aula ed ottenere una seppur risicata fiducia;  e così Flipper ha dovuto chinare il capo o se si preferisce calare le braghe ed accettare di buon grado nel suo esecutivo: due uomini di D’Alema nei ministeri chiave di Economia e Lavoro ( Pier Carlo Padoan già direttore della Fondazione di “ baffino” e Gianluca Poletti presidente delle Coop rosse ); Gianluca Galletti come ministro dell’Ambiente, fraterno amico nonché  commercialista di Casini leader dell’UDC, che in Senato conta due soli senatori; Federica Guidi come ministro della sviluppo economico che solo casualmente alcuni giorni prima della nomina era a pranzo con il Cavaliere che già due anni fa l’avrebbe voluta come sua vice-premier; Maria Carmela Lanzetta come ministro per gli affari regionali per convincere il buon Civati a votargli la fiducia.
E di certo il buon Flipper avrà ancora di che chinare il capo prima di potersi occupare delle sue carte e dei suoi sogni, lo aspetta infatti la distribuzione dei posti da sottosegretario dove dovrà trattare con quanti gli presenteranno da subito il conto per quei voti pesanti che gli hanno garantito la fiducia, ed il primo pensiero in tal senso va ai Popolari per l’Italia del defenestrato ex ministro Mauro che forti dei loro 10 o giù di lì senatori gli chiederanno una giusta ricompensa ed il rottamare null’altro potrà fare che calare le braghe per non diventare il primo rottamatore ad essere rottamato nel breve spazio di un sogno.

Doubleg




1 commento:

  1. Anonimo8/3/14

    IL PIFFERAIO
    Suona il suo piffero e come per incanto i ratti della politica rispondono.
    Le ultime cartucce che sono rimaste ai ratti ? Votare al più presto
    Una legge sul Presidenzialismo che permetterà a tutta la casta politica e
    al Pifferaio di risorgere a nuova vita.
    E con l’aiuto della sinistra il Pifferaio diventerà il nuovo Duce.
    Assicurando cosi il proseguo dei loro intrallazzi
    Come diceva Bartali glie tutto sbagliato
    Glie tutto da rifare.
    Mi viene da dire che Ginettaccio a modo suo è stato profeta. Dopo la Guerra
    la maggioranza del Popolo presa coscienza si è ribellata allo sfruttamento
    Dopo lotte sindacali e sacrifici il Popolo di allora Per lo più composto dà semi analfabeti e riuscito a risollevare L’ITALIA dalle rovine di una Guerra voluta dal regime fascista.
    Col sacrificio abbiamo conquistato il diritto allo studio per le nuove Generazioni
    Annullando in parte l’analfabetismo il risultato?
    é evidente il troppo studio ha mandato il cervello delle generazioni nate nel primo dopo guerra in tilt
    Favorendo gli sfruttatori che vi stanno riportando al Medio Evo
    Sperando che gli sconci di questi ultimi giorni aprano il cervello.
    Ricordo che la classe dominante di allora usava dire a noi semi analfabeti di allora (Beata ignoranza)
    Oggi io mi sentirei di dire a voi giovani istruiti Beata Ottusità VITTORIO

    RispondiElimina