martedì 20 maggio 2014

Renzi … il Re del Bluff


Pinocchietto Renzi nei suoi tre mesi di pontificato ha fatto di tutto e di più per dare un’ immagine di sé capace di rassicurare gli italiani sulla bontà dei suoi propositi e poco importa se lo ha fatto a suon di tweet, slide, conferenze stampa, richieste di aiuto ai bambini delle elementari, comparsate in palestra e dulcis in fundo quel cedolino che sa tanto di ciliegina su quella che potrebbe essere una torta o forse un vero e proprio pacco.
Certamente Pinocchietto non si è risparmiato con gli italiani lanciando giorno dopo giorno spot pubblicitari in cui a suon di “ detto fatto “ ha creato una sorta di manifesto elettorale per le imminenti elezioni europee in cui lo si vede correre, cambiare l’Italia e soprattutto rottamare la vecchia classe politica.
Peccato che la sua roboante operazione rottamatoria  tesa a migliorare le condizioni di vita degli italiani sia un vero e proprio “Bluff” non fosse altro per la notizia di questi giorni in cui il compagno Primo Greganti con tanto di tessera Pd in tasca sembrerebbe essere stato avvistato nei corridoi del Senato mentre cercava di smistare appalti per l’Expo 2015.
Ora si dirà che Greganti è un cane sciolto così come lo è stato il buon Penati, ve lo ricordate il Presidente della Provincia di Milano che a sua insaputa ha fatto cadere il reato di cui era accusato in prescrizione, ma per chi ne avesse voglia è sufficiente scorrere una mini biografia del compagno Primo per capire quanto questo operaio specializzato del Pd sia stato oggi come ieri sempre presente in quella stanza dei bottoni creata per supportare le cooperative rosse.
Ma tornando a Flipper credo sia utile ricordare in rapida successione alcune  delle promesse che in questi tre mesi ha propinato agli italiani e vedere quante di queste sono state veramente mantenute:
- RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Questa è una delle promesse su cui il “fenomeno” si è speso molto assicurando che entro la fine di aprile avrebbe riformato l’intera pubblica amministrazione.
Aprile è passato senza che Flipper abbia proposto nulla al riguardo, ma solo enunciato le linee guida del provvedimento che sarà un DDL che arriverà in Consiglio dei ministri il 13 giugno.
Elementare direbbe Watson, da una parte continua lo spottone elettorale del “ mando a casa tutti i dipendenti pubblici “ e dall’altra rinviando “sine die” il provvedimento si tiene buoni proprio quei dipendenti pubblici che sono un discreto bacino elettorale del Pd.
Risultato : promessa non mantenuta.
- RIFORME ISTITUZIONALI
Sulla riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione Flipper ne ha dette talmente tante che si fatica a ricordare tutto ciò che ha detto, mi limito solo a ricordare il suo spot per questa riforma : “Riforme istituzionali? A febbraio il testo si porta in Parlamento" ed alcune sue dichiarazioni riportate dall’Agenzia ANSA nel mese di aprile:
“Entro il 25 maggio dobbiamo arrivare al superamento del bicameralismo” (Ansa, 12 aprile 2014).
“Sono molto ottimista che entro maggio il Senato approvi la Riforma del Senato e del Titolo V e del Cnel” (Ansa, 18 aprile 2014).
“Se invece del 25 arriva il 5 giugno, non cambia niente” (Ansa, 27 aprile 2014).
Allo stato attuale dei fatti la Commissione Affari Costituzionali il 6 maggio  ha approvato il “Testo base “ che verrà portato in Parlamento per la discussione non prima del 10 giugno, ma dal dibattito politico attualmente in corso appare del tutto evidente che la Riforma del Senato sia oggi, a distanza di tre mesi dal lancio pubblicitario in alto mare.
Risultato: promessa non mantenuta.
- RIFORMA ELETTORALE
Nuova Legge elettorale? A Fine maggio! Questo lo spot con cui è stata lanciata questa promessa su cui Flipper ha spesso tuonato con dichiarazioni roboanti come quella rilasciata in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Vespa in cui affermava : “ Se arriviamo al passaggio del 25 senza aver fatto la legge elettorale e, almeno in prima lettura, la riforma costituzionale non andiamo da nessuna parte”.
La riforma elettorale ribattezzata “Italicum” passa  alla Camera dei Deputati il 12 marzo e da quel momento non se ne sa più nulla.
Recentemente il ministro delle Riforme Elena Boschi sull’Italicum ha detto : “ Possiamo approvarlo prima dell’estate!” Peccato che nel DEF risulti “ Approvazione definitiva entro settembre 2014” e quindi anche questo provvedimento risulta al momento essere in alto mare.
Risultato: promessa non mantenuta.
- RIFORMA DEL LAVORO
Riforma del lavoro? Entro il 15 marzo! Così annunciava Flipper il giorno della sua incoronazione a Premier.
Sul dl lavoro a firma Poletti licenziato dalla Camera in questi giorni e sul quale il Governo ha posto per ben tre volte la richiesta di fiducia in Parlamento ci sarebbe da scrivere un romanzo ma credo sia utile ricordare solamente che il dl approvato non è nemmeno il lontano parente dell’altisonante “ Jobs act “ promesso da Renzi, non crea nuovi posti di lavoro e soprattutto aumenterà il precariato come del resto viene certificato dal Documento di Economia e Finanze in cui il Governo stesso in buona sostanza prevede l’aumento della disoccupazione.
Risultato: il dl approvato non ha nulla a che vedere con quanto promesso da Renzi in tema di riforma del lavoro.
- PAGAMENTO TOTALE DEBITI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Miliardi per i debiti della P.A.? “entro 15 giorni pagheremo tutti i debiti della P.A.”così tuonava il buon Renzi il 24 febbraio nel suo discorso in Senato.
Passa un po’ di tempo e nulla accadendo si accorge di averla sparata grossa ed allora ospite da Vespa il 13 marzo corregge il tiro e scommette con il conduttore sulla data in cui sbloccherà totalmente i debiti della P.A. facendola scivolare al 21 settembre.
Peccato che il suo sottosegretario Delrio affermi che buona parte dei debiti della P.A. saranno pagati nei primi mesi del 2015 per poi correggersi  e scrivere su facebook che si pagherà tutto entro il 2014.
D’accordo che in casa Pd si gioca a chi la spara più grossa ma forse un minimo di concertazione tra Flipper e il signor “ facciamo tutto noi “ sarebbe benvenuta non fosse altro per il fatto che l’Unione Europea ha bella e pronta per l’Italia una multa da 3 miliardi di euro per i ritardi dei pagamenti da parte della P.A.
Risultato : promessa non mantenuta
- 80 EURO IN BUSTA PAGA
Quella degli 80 euro in busta paga è la regina delle promesse di Renzi, quella su cui ha basato l’intera campagna elettorale per le elezioni europee e ciò lo si capisce dal fatto che il buon Flipper su questo argomento ha sempre e comunque provveduto a rilanciare ogni qualvolta gli sono state mosse osservazioni sulle reali coperture necessarie per l’operazione, non ultime le preoccupazioni evidenziate al riguardo dai responsabili del Bilancio del Senato.
Ed è proprio in questo frangente che Pinocchietto ha dato il meglio di sé, affermando che i tecnici del Senato dicono il falso e rilanciando che gli 80 euro da bonus “ una tantum “ diventeranno “ per sempre “, ma come se non bastasse proprio in questi giorni si è ulteriormente allargato promettendo l’estensione di quella che non è altro che una marchetta elettorale anche ai pensionati, ai titolari di partite iva nonchè agli incapienti.
E bontà sua dovrà pure dare gli 80 euro ai cassa integrati ed ai disoccupati che percepiscono l’indennità come fatto rilevare al Premier dall’Agenzia delle Entrate, fatto questo che aumenterà di circa 1,5 milioni il numero dei beneficiari.
Staremo a vedere da dove Flipper troverà le coperture per pagarsi questo bonus elettorale.
Risultato : No comment – nell’attesa di vedere la presentazione della prossima finanziaria.
- 1,5 MILIARDI PER LA TUTELA DEL TERRITORIO
Eccola la slide num. 21 che recitava : “1,5 miliardi per la tutela del territorio – Dal 1° aprile“.
Per ora di questa promessa se ne parla unicamente nel DEF che come sappiamo ha valore triennale ed è un documento con cui il Governo si da un programma, ma che all’atto pratico non è vincolante e quindi di fatto senza alcun valore di legge.
Credo però che Pinocchietto Renzi con questa promessa da buon toscano amante degli scherzi abbia voluto onorare nella giusta maniera la ricorrenza del “ pesce d’aprile”.
Risultato : promessa non mantenuta.
- 3,5 MILIARDI PER LA SICUREZZA NELLE SCUOLE
E come non ricordare la slide num.20 : ”Un piano per le scuole – 3,5 miliardi – unità di missione – per rendere la scuole più sicure e rilanciare l’edilizia”.
Nel DEF si trovano soltanto 2 miliardi anziché i 3,5 annunciati, mentre nel decreto Irpef troviamo 122 milioni previsti per il 2014 e per il 2015 per un totale di 244 milioni e così i 3,5 miliardi diventeranno  poco meno di 250 milioni.
Risultato : promessa non mantenuta.
– ENERGIA MENO COSTOSA PER LE IMPRESE
E sempre a proposito di slide la num.25 dello show del 12 marzo quello per intenderci della “ svolta buona “ recitava: “ Energia nuova per le piccole e medie imprese, - 10% sui costi dell’energia per le imprese dal 1° Maggio”.
Di questa promessa  non vi è traccia se non nel DEF che indica come data di scadenza settembre 2014.
Risultato : promessa non mantenuta
- VENDITA AUTO BLU
La slide numero 16, che recitava :“100 auto blu all’asta dal 26 marzo al 16 aprile” è quella che meglio di ogni altra fa capire cosa ci sia veramente dietro l’operazione Renzi, se non la cura spasmodica degli annunci ad effetto capaci di creare intorno a Flipper l’immagine vincente del “ detto fatto “, in una sorta di spot nello spot!
Credo che questa promessa riproposta al Campionato mondiale degli illusionisti non faticherebbe molto ad aggiudicarsi il primo premio!
Risultato : una grande presa in giro.
- RIFORMA PROVINCE
La tanto promessa abolizione delle Province si è rivelata un’autentica bufala così come la promessa che il provvedimento avrebbe generato tremila posti in meno per i politici.
La verità è che le Province non sono state abolite ma semmai rimodulate, non spariscono ma avranno un nuovo assetto rappresentativo che non prevederà più l’elezione diretta da parte dei cittadini dei consiglieri provinciali e le cariche di rappresentanza verranno distribuite tra i sindaci operanti sul territorio provinciale.
I costi non diminuiranno perché i Sindaci che saranno chiamati a ricoprire ruoli di rappresentanza in Provincia dovranno comunque affrontare delle spese per il loro mandato che se non saranno poste a carico della Provincia verranno fatte gravare sui bilanci comunali.
Ma c’è di più, a fronte del taglio di poco meno di 2000 poltrone provinciali arriverà un piccolo esercito di nuovi politici locali formato da circa 26.000 consiglieri comunali e poco più di 5.000 assessori per effetto della riforma della rappresentatività nei comuni al di sotto dei 10.000 abitanti.
Risultato : promessa non mantenuta.
Si potrebbe continuare  ma credo che il quadro che ne esce da questa sorta di verifica sui primi novanta giorni del premier Renzi sia più che sufficiente per capire che a Palazzo Chigi si è auto insediato un illusionista!
Povera Italia!

Doubleg

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