venerdì 12 agosto 2011

INDOVINA CHI PAGA LA CENA ai senatori ?

In questi momenti in cui gli italiani sono chiamati ad elargire contributi di solidarietà ed altre amenità per salvare, ammesso che sia ancora salvabile, l’Italia che affonda viene spontaneo chiedere ai parlamentari italiani di ogni schieramento politico se non provano vergogna a farsi pagare pranzo e cena dagli italiani.
Viene difficile pensare che un senatore ogni volta che usufruisca del ristorante interno al Senato della Repubblica non pensi che quanto pagherà a fine pasto sia più o meno paragonabile al costo di un pasto in una mensa aziendale, con il particolare non trascurabile che la differenza sul costo effettivo per le sue libagioni pari a circa un milione di euro all’anno la paghino gli italiani.
E sì, perché forse non tutti sanno che il Ristorante dei senatori nel suo ricco menu alla carta propone tra i piatti del giorno : il carpaccio di filetto con salsa al limone a poco più di tre euro, gli spaghetti alle alici a meno di due euro, un pesce spada alla griglia a poco più di tre euro, un dolce al carrello a poco più di 2 euro, mentre per una bevanda standard si spende meno di un euro e per pane e coperto poco più di cinquanta centesimi.
Non so perché ma il mio pensiero corre all’ indimenticabile battuta di Totò “ e io pago “ !!!

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