Ilpensierinodellasera ritorna il 7 gennaio 2014
venerdì 20 dicembre 2013
lunedì 9 dicembre 2013
RMC …quando la Gran Class diventa un optional!
Sembra proprio che a radio Monte Carlo la Gran Class sia
ormai un lontano ricordo e che l’emittente monegasca non perda occasione per
cercare di allontanare da sé i propri fedelissimi ascoltatori, pensando più a
cancellare i commenti che gli stessi postano sulla sua pagina facebook
piuttosto che a dare risposte alle domande del tutto legittime che vengono
postate sotto i post pubblicati sulla pagina.
Della gestione fallimentare in
termini di consensi della pagina social di RMC abbiamo già dato conto senza
peraltro che nessuno abbia eccepito nulla sui numeri riportati nel pensierino “ RMC ...quando per vincere fai autogol “, oggi ci
piace sottolineare il comportamento di chi gestisce o monitora la pagina
facebook in merito ai commenti che da qualche giorno a questa parte vengono
postati dagli ascoltatori in merito alla richiesta di notizie sulla mancata
messa in onda della “ canzone natalizia “ personalizzata.
E così mentre Radio Deejay la cui pagina facebook conta 1.121.748
” mi piace “ ha sentito il bisogno di dedicare ai propri ascoltatori la canzone
di Natale “ Comunque auguri “ dando la notizia sulla propria pagina social il 6
dicembre con un post che ha collezionato : 1404 condivisioni, 6438 mi piace e
581 commenti, RMC sulla sua pagina che conta poco più di 90.000 “ mi piace “
che cosa fa? Cancella i commenti degli ascoltatori che richiedono notizie sulla
canzone di Natale!!!
Non più tardi di ieri pomeriggio, nel periodo in cui era in onda
il buon Bragatto, su uno dei due post che sono stati pubblicati ( ottenendo 14
commenti – si avete letto bene, 14 commenti ) nelle 4 ore di programmazione
pomeridiana, il cancellatore folle ha pulito la pagina da un commento di un
ascoltatore che richiedeva notizie su quale fine avesse fatto la canzoncina per
l’ormai imminente Natale.
Non ho la più pallida idea se l’ UCAS ( Ufficio complicazioni
affari semplici ) che opera h24 a RMC abbia predisposto la realizzazione o meno
per quest’anno della canzone di Natale, ma ho avuto modo di sentire quella
approntata da Radio Deejay e l’ho trovata molto carina e soprattutto ho colto
un qualcosa di particolare che traspare nel mentre la si ascolta … e la parola
che mi sovviene è “ armonia “.
Quell’armonia necessaria per dare ad un prodotto sia pure
commerciale quell’impronta di familiarità capace di trasmettere al proprio
pubblico un sentimento di affetto e vicinanza per una festività particolare
come solo il Santo Natale sa essere.
Non me ne vogliano gli speaker di RMC ma credo che in un momento
dove tutti dovrebbero remare nella stessa direzione per tentare di risollevare
l’emittente per cui lavorano, non li vedo proprio (mentre alcuni di loro si limitano unicamente a coltivare il
proprio orticello) intenti ad esibirsi tutti insieme per confezionare una canzoncina
da dedicare ai propri ascoltatori, non fosse altro perché il capitano non ha il
controllo del proprio equipaggio … ben felice però di essere smentito già da
domani mattina!
Doubleg
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venerdì 6 dicembre 2013
Buongiorno, signora maestra!
Capita che a seguito della chiusura dei settori Nord e Sud
dello Juventus Stadium, decisa dal giudice sportivo a causa di cori razzisti,
la Juventus avanzi la proposta accettata dalla FIGC (Federazione Italiana
Giuoco Calcio), di ospitarvi i bambini.
Capita che nasca così
l’iniziativa GIOCA CON ME...TIFA CON ME, legata ai due progetti “Premio Un
Calcio al Razzismo” e “Gioca con me”, realizzati da Juventus Football Club,
Centro UNESCO di Torino e Juventus Soccer School.
Capita che l’iniziativa “Gioca
con me…tifa con me” significhi l’apertura dello stadio a 6.400 bambini e
ragazzi delle scuole elementari e medie e delle scuole calcio in occasione
della partita Juventus-Udinese di domenica 1 dicembre; iniziativa che si svolge
con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Capita che durante la partita
Juventus – Udinese a cui stanno
assistendo i bambini “ premiati” e convocati per assistere ad una giornata di
sport, nello specifico di quello sport che pure loro praticano, un intero
settore di questi bambini non trovi di meglio che insultare con una parolaccia
il portiere avversario per l’intera partita ogni qualvolta si appresti ad
effettuare il rinvio dalla sua porta.
Capita che nessuno degli
accompagnatori dei bambini abbia sentito il bisogno di intervenire per porre
fine a uno spettacolo degno del peggior tifoso adulto.
Capita che in una Italia, dove
l’educazione sta diventando ogni giorno che passa sempre di più un optional,
dei bambini riescano ad imparare e mettere in pratica alla prima occasione che
gli si presenta il lato peggiore dell’essere tifoso senza che nessuno mai li
abbia istruiti in tal senso, quasi come a dimostrare che l’intolleranza possa
essere un fattore naturale insito dentro ognuno di loro.
Capita che a questi bambini che
partecipano a progetti realizzati dalla società sportiva di riferimento e dal
Centro Unesco di Torino nessuno, a quanto sembra, abbia mai letto e spiegato
quanto riportato sul sito www.unesco.org :
“La pratica dello sport è uno strumento riconosciuto per la promozione della
pace, in quanto ignora le frontiere geografiche e classi sociali...Lo sport è
un potente strumento per rafforzare i legami e le reti sociali, e per
promuovere gli ideali di pace, fraternità, solidarietà, non violenza,
tolleranza e giustizia".
Capita che chi scrive sia fermo
ad un’idea di calcio che era quella dei Rivera e dei Mazzola, giocatori che
furono per la loro squadra autentiche bandiere e che riuscirono a trasmettere
ai ragazzini che li tifavano l’amore per i colori di una maglia, amore che
veniva prima di ogni altra cosa e che presupponeva il rispetto sempre e
comunque dell’altro, anche quando l’altro si chiamava “ avversario”.
Capita che sempre chi scrive abbia
festeggiato la propria Comunione ricevendo in regalo la maglietta della squadra
del cuore e portandola a scuola per farla vedere ai compagni di classe, prima
di entrare in classe si rivolgesse alla propria maestra dicendole : “
Buongiorno, signora Maestra … posso far vedere ai mie compagni la maglietta
ricevuta in regalo? “.
Ecco, senza andare a scomodare
psicologi od educatori penso che la spiegazione di quanto accaduto domenica
sugli spalti del Juventus Stadium stia tutta in quel “ Buongiorno, signora
Maestra “ di lontana memoria, oggi sostituito in buona parte delle scuole
elementari da un confidenziale “ Ciao Maria o Francesca o Luisa che sia “.
Doubleg
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giovedì 5 dicembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
Berlusconi … è morto il Re, evviva il Re!
Se qualcuno pensa che quanto è successo ieri nell’aula di
Palazzo Madama abbia consegnato Berlusconi al dimenticatoio della politica si
sbaglia di grosso e ancora una volta la sinistra ha dimostrato di non avere la
necessaria lucidità per saper trarre il massimo vantaggio politico da un evento
epocale che potrebbe al contrario alla lunga trasformarsi in uno spiacevole
boomerang.
Sì, perché la bramosia con cui
il PD ha voluto chiudere a tutti i costi la vicenda della decadenza di
Berlusconi consegnerà alla storia l’uomo di Arcore come una vittima, ma
soprattutto gli permetterà di trarre nuovo slancio per poter preparare in
assoluta libertà la prossima campagna elettorale che lo vedrà nuovamente
protagonista.
Non sarà certamente un seggio da
senatore, per un uomo che gode di ingenti patrimoni e di una visibilità
mediatica straordinaria, a frenarne l’impegno politico ma anzi la decadenza gli
permetterà di fare quadrato con i suoi fedelissimi ma soprattutto con i suoi milioni
e milioni di elettori.
Non ho particolare simpatia per
Berlusconi, non l’ho votato come non ho votato nessun altro candidato premier
alle ultime elezioni, perché nessuno dei loro programmi aveva suscitato il mio
interesse, e oggi sono pienamente soddisfatto di quella scelta.
Che su Berlusconi ci sia stato
in tutti questi anni una sorta di
accanimento giudiziario è un fatto chiaro non solo ai suoi elettori ma anche
alla stessa classe dirigente della sinistra e che poi lui ci abbia messo del
suo ( vedi il caso Ruby ) per aiutare quei magistrati che lo hanno indagato è
cosa altrettanto pacifica.
Quello che non torna, o meglio
che è inaccettabile in questa vicenda è il metodo con cui si è realizzata; è
quel volerlo far fuori a tutti i costi presto e subito, arrivando perfino a
stravolgere il regolamento del Senato, passando dal voto segreto a quello
palese che fa capire che dietro questa decadenza c’è una precisa regia.
Sarebbe bastato infatti
attendere un mese o poco più per vedere Berlusconi decaduto in automatico nel momento in cui scattando
l’interdizione dai pubblici uffici il Senato ne avrebbe dovuto prendere
semplicemente atto e quindi di fatto dichiararlo decaduto.
Che vi sia una precisa regia
dietro questa epurazione lo dimostra il fatto che ieri in aula erano presenti
per il voto tutti e quattro i senatori a vita (Elena Cattaneo, Carlo Rubbia,
Carlo Piano e Renzo Piano – quest’ultimo mai visto prima in aula - ) nominati
recentemente dal Presidente Napolitano che sembra oggi più che mai aver trasformato
il suo settennato bis in una Monarchia Presidenziale; la presenza dei senatori
a vita ( che dovrebbero essere persone super partes ) è apparsa più che altro
un reverente omaggio a Napolitano, visto che sarebbe stata buona norma per loro
astenersi su una votazione che riguardava un senatore che conti alla mano ha
governato l’Italia più a lungo di De Gasperi.
Che dire poi di un Governo che
si regge sull’appoggio di una trentina di senatori che hanno girato le spalle a
Berlusconi non per dare un futuro certo
e sereno agli italiani, ma solo ed unicamente per un gioco di poltrone.
Ma quello che è veramente
paradossale in questa vicenda è che si vota in velocità la decadenza da
senatore della Repubblica di un pregiudicato ( come certi estremisti lo hanno
bollato ) che per assurdo è uno dei più grandi contribuenti dello Stato
italiano, in termini di tasse versate, mentre sui giornali non passa giorno che
si dia conto della rimborsopoli che vede implicati centinaia di consiglieri
regionali ( di ogni schieramento politico ) da nord a sud che anno dopo anno
sembrerebbe abbiano sperperato centinaia di milioni di euro di soldi pubblici
per acquistare indebitamente di tutto e di più!
Sarà solo un’impressione ma chi ieri ha intonato il de profundis per
il Re “deceduto politicamente” , oggi nella sala delle commemorazioni non
troverà la salma ma un cartello con
scritto : non disperatevi …Torno Subito!
Doubleg
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lunedì 25 novembre 2013
Calabria … quell’Italia che non c’è!
Il recente disastro che ha
interessato la Sardegna ha focalizzato l’attenzione di tutti i media a livello
nazionale e ha relegato nel dimenticatoio quanto in contemporanea è accaduto in
Calabria, tra le province di Catanzaro,Crotone e Vibo Valentia con il capoluogo
di regione colpito da un pauroso nubifragio.
Secondo i dati forniti da
ARPACAL la forbice delle precipitazioni va dai 206 mm. caduti a Pagliarelle
(KR) ai 140 di Catanzaro, passando attraverso i : 201 di Albi (CZ), 194
Cotronei (KR), 183 Serra San Bruno (VV), 180 Soveria Simeri (CZ), 177
Gimigliano (CZ), 175 Petronà (CZ), 164 Catanzaro - Sant'Elia Janò.
In buona sostanza nell’arco
delle 24 ore sono caduti un po’ ovunque dai 100 ai 200 mm. di acqua, un quantitativo
capace di mettere in ginocchio qualsiasi centro abitato, seppur inferiore della
metà rispetto alle precipitazioni che hanno riguardato la Sardegna dove si sono
registrati oltre 440 mm. nelle 24 ore, ma con una forte concentrazione nello
spazio di poche ore, una sorta di muro d’acqua.
Catanzaro ha vissuto momenti
difficili con case allagate, strade che sembravano autentici fiumi in piena e
spesso inagibili, il tutto aggravato dalla rottura dell’acquedotto, fatto
questo che ha lasciato l’intera città senza acqua per più giorni, e la
situazione ad oggi non è ancora rientrata nella normalità tanto che le scuole
di ogni ordine e grado continuano a rimanere chiuse.
In tutto questo caos generato da
eventi atmosferici imprevedibili ma pur sempre annunciati con il dovuto
preavviso da chi gestisce le previsioni meteo hanno brillato iniziative di
carattere privato, come quella del presidente del Consorzio di Bonifica Ionio
Catanzarese Grazioso Manno che ha messo a disposizione oltre 30 autobotti
impiegati dagli allevatori per il trasporto latte, per portare acqua potabile
nelle zone ancora a secco, o quella dell’imprenditore Cristofaro, titolare di
‘Acqua Calabria’ che ha fornito gratuitamente 15 mila bottiglie d’acqua
minerale da distribuire ai cittadini.
Quello che ha dell’incredibile
in questa vicenda è l’assoluta mancanza di informazione da parte dei media
nazionali che nei principali telegiornali non hanno dato notizia di quanto
stava accadendo in un territorio devastato dalla quattordicesima alluvione
negli ultimi sei anni.
Le notizie hanno cominciato a
circolare a livello nazionale solo dopo l’interessamento della cantante
Fiorella Mannoia che ha pubblicato sulla sua pagina facebook alcune foto di
quanto stava accadendo in Calabria.
Oggi a disastro avvenuto le
Istituzioni locali invocano che sia fatto un forte pressing da parte della
Regione sul Governo nazionale affinchè vengano inviate le risorse necessarie
per rimettere in piedi un territorio che ancora una volta si trova in
ginocchio.
Non conosco il Presidente
Scopelliti e non ho notizie sul suo modus operandi nella gestione della Regione
Calabria, ma l’averlo visto partecipare sabato pomeriggio alle ore 18 a Roma alla presentazione del Nuovo Centro Destra
mi ha fatto capire che se un Presidente di Regione nel momento in cui il
capoluogo della Regione da lui amministrata è in pieno marasma trova il tempo
per fiondarsi a Roma per svolgere attività di natura strettamente politica allora
forse qualcuno dovrebbe interrogarsi sul perché i media non abbiano rimbalzato
con la dovuta intensità le notizie relative al disastro in Calabria,
cominciando con il chiedersi se le notizie siano state trasmesse nei modi e nei
tempi giusti proprio dagli organi competenti della Regione.
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domenica 24 novembre 2013
E' uscito il nuovo libro di una grande donna... Anna Marchesini
Nel libro vi sono nove racconti a
forte carica umoristica in cui la narrazione esalta aspetti microscopici
talvolta invisibili dell’esistenza, insospettabili trame, elementi irrilevanti
eppure capaci di ribaltarne il racconto. In quasi tutte queste storie esiste un
imprevisto trascurabile, un tarlo, un insetto che si insinua sornione nella
trama, si intrufola, si accomoda, si incista, si nutre al buio, fa la tana,
corrode, si ingrassa, prolifica, crepa e deflagra sino a provocare il
ribaltamento della trama e costringere la storia a riscrivere il finale.
Mentre ci disponiamo ad osservare
il disegno che incessantemente la vita traccia sulla tela dei personaggi, nel
momento in cui giriamo il quadro scopriamo che un qualche diavolo di
inaccessibile vizio, una sequela di accenti di cui non ci siamo accorti, uno
scivolone, una carezza involontaria, una luce accesa nella casa di fronte,
hanno mutato del tutto la scena.
E così a cucire le trame dei
destini della vita ma anche della morte è un filo invisibile di fulminee
irrilevanze, moscerine appunto in grado di travolgere gli eventi e di
precipitare i personaggi da situazioni sentimentali in disgrazie
irresistibilmente comiche o così indicibilmente tragiche da sfiorare la farsa.
Non può darsi che all’origine della
Terra sia stata la lenta e irriducibile ascesa di un pidocchio al trono e che
il Big Bang sia stato scatenato nell’attimo in cui il pidocchio poggiò il suo
puntiforme deretano sull’intoccabile velluto che ahinoi! mascherava il caos?
Anna Marchesini è attrice,
autrice e regista teatrale. Insieme a Solenghi e Lopez ha dato vita al celebre
Trio.
Tra i suoi ultimi spettacoli, La
cerimonia del massaggio di Alan Bennett, Le due zittelle di Tommaso Landolfi e
Giorni felici di Samuel Beckett.
Insegna all’Accademia d’Arte
Drammatica.
Nel 2011 ha pubblicato il suo
primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi.
Moscerine è edito da Rizzoli
martedì 12 novembre 2013
RMC … quando lo speaker va in TILT!
Mai più avrei pensato che sarebbero bastati due pensierini
della sera e una decina di commenti di
fedelissimi ascoltatori di RMC a mandare completamente in TILT uno speaker
dell’emittente monegasca, quello Stefano Bragatto che passerà alla storia non
tanto per la sua voce per altro impostatissima o per la sua bravura alla
conduzione ma più che altro per essere il Comunardo Niccolai della radiofonia
italiana ( o meglio l’uomo degli autogol ) nonché il novello censore e bannatore
degli ascoltatori di RMC.
Le gesta di questo speaker sui
generis sono state narrate nel pensierino del 1 ottobre RMC ...quando per vincere fai autogol e in quello del 18 ottobre
RMC ... dove la censura è di casa! ( che consiglio di leggere per avere
un quadro completo dell’intera vicenda ).
Uno speaker a cui piace
spettegolare dei suoi colleghi ( in camera caritatis ) o che peggio ancora non
li difende sul suo Blog personale ( tempestivamente chiuso ) quando vengono
licenziati in tronco come raccontato dal sito Radiomusicsmile nell’articolo del 30/03/2009 dal titolo “
Stefano Bragatto e alcuni commenti sul licenziamento di Mauro Pellegrino eJackie “ o come sottolineato da un lettore del pensierino che racconta “proprio
Bragatto, colui che sul suo blog consentì ad alcuni lettori senza colpo ferire
, quando se ne andarono dini e lester , di dare della m... a max venegoni,
dell'elefante a valli, della pazza a jackie e di dire che luisella dovrebbe
stare a casa a fare la maglia “.
Succede poi che sulla pagina
Storditamente per una Radio di Gran Class giovedì 7 novembre venga pubblicato
un post molto carino, una sorta di giochino in cui ipotizzando di fare una gita
sociale con tutti gli speaker di RMC e avendo qualche burlone tolto un posto a
sedere dall’autobus, si chiede agli ascoltatori chi vorrebbero lasciare a
terra.
E’ evidente che gli ascoltatori
più vicini alla pagina che sanno quale comportamento abbia tenuto il buon
Bragatto nei confronti della pagina e della sua amministratrice, indichino in Bragatto
lo speaker da lasciare a terra, ma altri ascoltatori tra cui alcuni
frequentatori abituali della pagina esprimono commenti diversi indicando i nomi
di altri speaker da non portare in gita.
Questo fatto deve aver mandato
del tutto in TILT il Comunardo Niccolai dell’etere che animato da un vero e
proprio impeto irrefrenabile sembrerebbe irrompere sulla pagina di
Storditamente attraverso due fake di indubbia originalità ( Mario Rossi e
Alessandro Grimaldi ) i quali non solo sviolinano consensi a cascata sullo
speaker Bragatto ma uno di loro, tal Alessandro Grimaldi ( una sorta di neo “
Principino “ ) andrà con i suoi commenti, pedissequamente, a ricordare ad ogni singolo ascoltatore che
ha votato l’uscita di Bragatto dall’autobus i giudizi lusinghieri che avevano
espresso su di lui in precedenti sondaggi fatti sulla pagina.
Nel giro di poco più di 15
minuti una zelante ascoltatrice “ novella 007 “ smaschera apertamente i
commenti dei fake con il risultato che nel giro di pochi minuti i commenti di
Mario Rossi e del Principino Alessandro Grimaldi spariscono dalla pagina e il
buon Bragatto non trova di meglio che segnalare a facebook i commenti a lui
contrari come violazione della privacy con la conseguenza che gli estensori dei
commenti ( commenti del tutto normali ) vengono bloccati da facebook per
svariate ore, e tra le persone bloccate risulta esserci anche l’amministratrice
della pagina Storditamente.
Restano a futura memoria di
questa spiacevole vicenda gli screenshot che una ascoltatrice ha provveduto ad
inviarmi e che giustificano la pubblicazione di questo pensierino, nonchè quelli relativi a tutti i commenti di Grimaldi e Rossi.
Ho scambiato in passato alcuni
messaggi con il buon Bragatto, al tempo dei primi sondaggi che effettuò la
pagina Storditamente e mi complimentai con lui per l’enorme seguito che sembrava
avere e per l’aver in qualche modo contribuito a rendere più interessante, con la pubblicazione di alcuni gadget vintage, quella pagina che io ritengo essere un vero e proprio fiore all’occhiello per
la radio di Gran Class.
Oggi a fronte di quanto è
successo ne prendo le distanze e non potrebbe essere diversamente perché mai e
poi mai potrà avere la mia approvazione chi utilizza la censura per togliere ad
un essere umano la propria libertà d’espressione.
Ritengo inaccettabile ogni e
qualsiasi forma di censura, tanto che in occasione della “ querelle” nata tra
RMC e qualche centinaio di ascoltatori ai tempi dell’arrivo di Platinette non
esitai un attimo a mettere a disposizione la pagina di questo Blog per
permettere agli ascoltatori bannati da RMC di poter esprimere la loro opinione
su quell’incresciosa vicenda.
Del resto Bragatto ha nel suo
entourage di amicizie proprio alcuni di quegli ascoltatori che furono bannati
da RMC e mi fa specie che oggi lui usi gli stessi sistemi per i quali
manifestava solidarietà in allora ai suoi amici che ne furono colpiti, ma non
mi meraviglio più di tanto poiché Bragatto ha nel buon Di Maggio il suo mentore
e Maestro, quel Di Maggio che da amministratore della pagina di Si Salvi Chi
Può tiene costantemente bannato il sottoscritto e ilpensierinodellasera da
oltre un anno dalla pagina di quel programma che nel frattempo mi sembra voglia
chiamarsi “ Si Salvi Signò ”.
Quello che mi piace sottolineare
non è tanto il fatto di utilizzare o meno un fake, non mi scandalizzo di certo
perché per un giornalista esistono gli pseudonimi, ma il fine per cui vengono utilizzati, per creare consenso verso
la propria persona e questo spiega i risultati anomali di certi sondaggi
iniziali pubblicati sulla pagina Storditamente.
Del resto domenica pomeriggio
nei tre post pubblicati sulla pagina di RMC durante l’orario di conduzione di
Bragatto dalle 14 alle 18 sono apparsi in totale 22 commenti e questo la dice
lunga sull’appeal del conduttore che nel frattempo magari avrà smesso ( visto
che è stato smascherato ) di mandare messaggi a raffica, la domenica, agli
ascoltatori con scritto ( è disponibile lo screenshot ) : * Ciao … aspetto il
tuo “ mi piace “ o un commento nel post con il Braghy sulla pagina fb di
RMC *.
Ma tornando a uno dei primi
sondaggi fatto da Storditamente in cui
si chiedeva agli ascoltatori di indicare il loro speaker preferito, oggi alla
luce di quanto è emerso appare del tutto irreale che Bragatto abbia potuto
raccogliere tante preferenze quasi al pari della mitica Luisella, perché
sarebbe un po’ come se dovendo nominare il calciatore italiano in corsa per il
pallone d’oro venisse nominato Siligardi del Livorno anziché Andrea Pirlo.
Mi auguro che quanto prima la
Direzione di RMC provveda a fare quello che avrebbe già dovuto fare dagli inizi
di ottobre e cioè staccare la spina, un po’ come si faceva una volta con i
flipper quando andavano in TILT!
Ma si può lasciare la gestione
di una pagina social di una radio come RMC nelle mani di uno speaker che non
accetta alcun tipo di critica o peggio ancora banna una pagina che raccoglie
1250 aderenti e non ancora contento richiede a facebook di bloccare questo o
quell’ascoltatore di RMC che si è permesso in un giochino di farlo scendere
dall’autobus!
Possibile che la direzione di
RMC sia l’unica a non accorgersi dell’uso personale che viene fatto di una
pagina social pubblica quando ormai se ne sono accorti la stragrande
maggioranza degli ascoltatori che non
si riconoscono più in una pagina che pubblica di tutto e di più meno quello che
veramente interessa agli ascoltatori : il post da commentare relativo al
programma che stanno ascoltando!
Cui prodest tutto ciò? Agli
ascoltatori no di certo, e allora
sarebbe opportuno staccare la spina finchè si è in tempo perché il primo
imperativo per una radio che perde ascoltatori ciclicamente ad ogni rivelazione
dati è quello di cercare nuovi ascoltatori e non quello di bannare quei pochi
che ha.
Doubleg
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venerdì 8 novembre 2013
RMC … i dati d’ascolto fanno lanciare il Si Salvi Chi Può… è naufragio!!!
Ogni volta che mi accingo a
consultare le tabelle dei dati d’ascolto rilasciate da Radio Monitor ho sempre
la recondita speranza di vedere nella casella riservata a Radio Monte Carlo un
piccolo segnale che possa far ben sperare per il futuro di quella che fu la
Radio di Gran Class, e scrivo che fu prendendo a prestito un commento
rilasciato su facebook non molto tempo
fa da uno degli ex speaker storici dell’emittente monegasca che si chiedeva se
fosse ancora giusto accomunarla “ a
quale Class “?
Ma anche questa volta, i dati
resi pubblici da Radio Monitor martedì 5 novembre e relativi al periodo
settembre 2012 - settembre 2013, confrontati con quelli del 1° semestre 2013 fanno
registrare un ulteriore pesante calo di ascolti dell’emittente monegasca che
perde ben 48.000 ascoltatori.
Poco importa se questa perdita
può essere contestualizzata in un quadro generale che fa segnare un brusco calo
degli ascolti radiofonici, dove in Italia a quanto pare gli ascoltatori sono
scesi di circa un milione di unità, per la precisione 918.000 persone sembra
non prediligano più la radio come mezzo di ascolto.
Il dato che riguarda RMC è ormai
un dato consolidato nel tempo e rivelazione dopo rivelazione le tabelle ci
mostrano impietosamente come quel che rimane della gloriosa radio dei tempi che
fu sia ormai saldamente all’ultimo posto tra le Radio italiane a livello
nazionale, superata addirittura da una radio a carattere regionale come Radio Subasio.
Ma il vero dato rivelatore della
pochezza del proprio “ appeal “ verso gli ascoltatori RMC lo fa vedere nella
rivelazione relativa agli ascoltatori in ascolto nel quarto d’ora medio
giornaliero, dove in tre differenti rivelazioni a distanza di tempo non va
oltre una forbice compresa tra i 92.000 e i 98.000 ascoltatori.
Questo dato è molto
significativo perché in pratica rivela quanti ascoltatori stanno ascoltando
un’emittente radiofonica nello spazio temporale di un quarto d’ora per l’intero
arco della giornata, per dar modo di capire a chi deve investire in pubblicità
su quanti ascoltatori di media possono ascoltare un messaggio pubblicitario
lanciato in una qualsiasi fascia oraria.
In questa rivelazione RMC oltre
ad essere battuta da Radio Maria e Radio Subasio, vien pure superata da Radio
Zeta, una radio territoriale della provincia di Bergamo.
Ma dalla recente rivelazione a
uscire con le ossa rotte non è la sola RMC ma l’intero gruppo Finelco che fa
registrare una flessione totale di 211.000 ascoltatori che vuol dire in pratica
che con le sue tre ammiraglie il gruppo da solo copre una perdita di ascolti
pari quasi al 25% dell’ intero calo a livello nazionale.
Ho cercato più volte di trovare una spiegazione logica per poter commentare dati che si commentano da soli e
oggi a ben vedere mi viene da sorridere se penso ad alcuni commenti postati da
qualificati speaker che annunciavano con rulli di tamburo di poter registrare
per il proprio programma un aumento considerevole degli ascolti.
Sarei veramente curioso di poter
conoscere da quale cilindro magico possano essere uscite tali anticipazioni,
visti i dati appena pubblicati e tenuto soprattutto conto del fatto che nelle
rivelazioni rilasciate non si fa alcun cenno a dati rilevati per fasce orarie.
Ironia della sorte proprio il
programma che vantava un notevole incremento dei propri ascolti diventa il vero
protagonista di questa terza tranche di rivelazioni perché visti i risultati
definitivi per RMC è proprio il caso di lanciare il Si Salvi Chi Può! perché
siamo in presenza di un vero e proprio naufragio.
Doubleg
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martedì 5 novembre 2013
Siamo tutti un po' Tafazzi...
Ve lo ricordate il buon Tafazzi
che circa un ventennio fa Giacomo
Poretti portò in Tv in occasione del
programma televisivo Cielito Lindo, per poi consacrarlo nel’95 in Mai dire Gol.
Oggi a distanza di tanti anni un
personaggio del genere è oltremodo
attuale tanto che in questa
Italietta che viviamo quotidianamente viene quasi spontaneo affermare che in
fondo in fondo siamo un po’ tutti dei Tafazzi.
E non potrebbe essere diversamente in un’Italietta che la domenica pomeriggio in
televisione riesce a portare a galla
ancora una volta la Costa Concordia, ma non è l’immagine del relitto ad essere
sbattuta con veemenza nelle nostre case ma bensì il Comandante e la Ballerina
che uno da Giletti nell’Arena e l’altra da Barbara D’Urso in Domenica Live si
rendono protagonisti, complici di chi l’ha ideata, di una brutta pagina di
televisione, che sa unicamente di pruriginoso e di morbosità.
Ma se poi vai a vedere i dati di ascolto dei due
programmi, ecco che spuntano 5,2 milioni di italiani ( 3,4 mil. per l’Arena e
1,8 mil. per Domenica Live ) pari a uno share totale del 29,5% ( più di un
italiano su quattro) che erano sintonizzati sui due programmi di
approfondimento della domenica pomeriggio.
E che dire degli oltre 4 milioni e 400 italiani che la
sera prima hanno assistito alla performance “ tutta da ridere “ di Anna Oxa in
Ballando sotto le stelle, dove pur non avendo di fatto ballato nella seconda
prova è stata ammessa alla prossima puntata grazie al televoto! ( ma chi l’avrà
mai votata, visto la tragicomica sparata che ha mandato in scena ).
Ma siamo dei Tafazzi anche quando non riusciamo a cogliere
la sottile differenza che intercorre tra una telefonata fatta alle pubbliche
istituzioni da un Premier piuttosto che da un Ministro della Giustizia e in
questo caso non siamo noi a bastonarci ma bensì quella classe politica che
dovrebbe degnamente rappresentarci in Parlamento e che invece continua a far
finta di non capire i messaggi che gli stiamo mandando.
Se a destra piangono non è che a sinistra possano ridere
perché sono tanti i Tafazzi che non comprendono come in una città come Torino
il Partito Democratico nell’ultimo anno abbia più che raddoppiato i propri
iscritti in un momento storico in cui alla gente solo a sentir pronunciare la
parola politica viene la nausea, e intanto la nostra Italietta è
all’ottantasettesimo posto nella classifica della Banca mondiale per facilità
di fare impresa e al settantasettesimo per snellezza e costi delle procedure
amministrative necessarie per iniziare un’attività.
Del resto succede pure, e qui siamo tutti doppiamente
Tafazzi, che in una delle più belle città della nostra penisola per lasciare a
imperitura memoria “ il segreto di Pulcinella “ si mettano all’asta pure i
biglietti per far la coda alla posta senza che nessuno intervenga.
L’unica nota positiva in mezzo a tante “ tafazzate “ sono
i venti milioni di incasso fatti registrare ai botteghini nei primi quattro
giorni di proiezione del nuovo film di Checco Zalone “ Sole a catinelle” che
sta a dimostrare quanto gli italiani abbiano bisogno di sorridere, per cui
togliamoci per un paio d’ore la calza maglia nera e andiamo a divertirci al
cinema, uscendo troveremo ad attenderci la solita Italietta ma almeno proveremo
a combatterla con il sorriso sulle labbra.
Doubleg
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giovedì 31 ottobre 2013
La notte di Halloween ... tremate le streghe sono tornate
E così arriva la notte delle Streghe, quella di Halloween con i suoi incantesimi, le sue pozioni e le sue feste fatte con il glamour di abiti e gioielli di gusto gotico.
Vedremo donne che si muovono come creature ultraterrene, vestite del colore della pece e truccate con colori viola e neri che esaltano lo sguardo creando delle ombre che sanno di malaticcio, labbra rosso fuoco e viso di un pallore che ricorda molto da vicino i vampiri.
E per sembrare delle autentiche creature della notte renderanno la loro andatura incerta e traballante con tacchi a spillo da 14 centimetri e zeppe molto simili a delle torri.
Non vi è dubbio che ci sarà da divertirsi questa notte... una notte che trae origine da una festa popolare di origine celtica, quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame.
Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra ad accogliere l'inverno, era necessario trovare un ricovero al chiuso per il bestiame che altrimenti all'esterno mal avrebbe sopportato i rigori del gelido inverno, è questo il periodo di Halloween.
I Celti festeggiavano "Samhain" ( " fine dell'estate " in gaelico ) che era il loro capodanno; a sera tutti i focolari venivano spenti per essere riaccesi dal " sacro falò " curato dai druidi a Tlachtga vicino alla collina di Tara.
Nella dimensione circolare del tempo, presente nella cultura celtica, " Samhain " si collocava in un punto al di fuori della dimensione temporale non appartenendo all'anno vecchio e neppure al nuovo, in questo momento particolarissimo il sottile velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ancor di più diventando penetrabile per cui i vivi potevano accedervi.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano sui loro tavoli del cibo per loro in segno di accoglienza per quando sarebbero venuti a far visita ai vivi, e da qui nasce l'usanza del " trick - or - treating " ( dolcetto o scherzetto? ).
E allora godiamoci fino in fondo questa notte da streghe e se poi vogliamo fare qualcosa di stravagante, ma con i tempi che corrono anche propiziatoria per tempi migliori giochiamoci la cinquina delle Streghe: la zucca 67, la strega 89, la frase Dolcetto (38) o scherzetto (34)?, che viene pronunciata bussando ad almeno 13 porte diverse secondo il rituale della tradizione.
Ed ecco bella pronta la cinquina di Halloween : 67-89-38-34-13.
Per chi volesse conoscere la storia della leggenda di Jack O'Lantern basta cliccare sul suo nome.
Buona Festa e Buona Fortuna!
Doubleg
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mercoledì 23 ottobre 2013
Prima di dirti addio – Susan Spencer-Wendel
“Sollevai la mano. Era scarna e
pallida. Nel palmo erano visibili le linee dei tendini e le protuberanze delle
ossa.”
Comincia così, nell’estate del
2009, l’odissea di Susan Spencer-Wendel, giornalista, madre di tre figli; un
anno di visite mediche e di esami fino alla diagnosi più crudele: Sla, sclerosi
laterale amiotrofica.
Come può sentirsi una donna
ancora giovane quando scopre di avere una malattia che lentamente la
paralizzerà fino a ucciderla nel giro di qualche anno? Pensa ai figli che
cresceranno senza di lei, a tutto quello che perderà... Susan però non si
abbandona alla disperazione e decide di trascorrere il tempo che le rimane
divertendosi il più possibile con le persone che ama.
Inizia col fare tutti i viaggi
che non può più rimandare: con la migliore amica nello Yukon a vedere le aurore
boreali; con il marito in Ungheria, perché è lì che hanno vissuto i primi
splendidi anni del matrimonio; in California per conoscere la madre naturale e
a Cipro per incontrare i parenti del suo padre biologico, che non ha mai saputo
della sua esistenza; a New York con la figlia adolescente Marina per provare il
vestito da sposa che non le vedrà indosso sull’altare... La guarda camminare
per la prima volta sui tacchi alti: la gioia di un mondo nuovo che le si
spalanca davanti. Sarà una donna meravigliosa, e lei non ci sarà.
Un anno alla scoperta degli
affetti più veri, dei momenti di felicità da afferrare finché il cuore e il
corpo ce la fanno, a “seminare un giardino di ricordi” per chi resterà a
conservare la memoria di ciò che Susan è stata. Una donna profondamente viva.
Un racconto che si imprime nella mente e nel cuore, divertente, commovente,
illuminante: leggendolo, si impara ad ascoltare insieme al suono della vita di
Susan quello della propria.
Un anno le cui tappe sono
raccolte in questo libro, che non è “sulla malattia e la disperazione, ma un
diario… Un regalo per i miei figli perché possano capire chi ero e imparare
come vivere dopo la tragedia: con gioia e senza paura”.
Susan Spencer-Wendel è una
giornalista che per più di venti anni si è occupata di cronaca giudiziara per
il giornale Palm Beach Post.
Sposata con John Wendel, ha tre
figli : Marina,Aubrey e Wesley di 14,11 e 8 anni.
Dopo che le è stata diagnosticata
la malattia si è messa a viaggiare per il mondo e i suoi reportage sono stati
ripresi dai maggiori quotidiani statunitensi
Quando Susan conobbe John, il
suo più grande desiderio era viaggiare e quindi al marito la decisione di Susan
di tornare a viaggiare dopo che le è stata diagnosticata la malattia è sembrato
un fatto del tutto naturale.
Con questo tipo di malattia è
come avere un certo quantitativo di benzina rimasta nel serbatoio,se si guida
lentamente la benzina dura più a lungo, oppure si può guidare velocemente …
Susan ha deciso di guidare velocemente
Il libro edito in Italia da
Rizzoli, lo ha scritto con l’editor e scrittore Brett Witter.
martedì 22 ottobre 2013
Catherine Deneuve …70 anni vissuti intensamente
La " Belle du jour " compie gli anni
e lo fa nel modo che più le si addice festeggiando il compleanno sul set
di “ Trois coeurs “ di Benoit Jacquot
che interpreta con Charlotte Gainbsbourg e la figlia Chiara, mentre si prepara
a girare il thriller di Techiné L'homme
que l'on aimait trop con Guillaume Canet, e questo sta a dimostrare come il
lavoro rimanga per l’icona del cinema francese una delle sue priorità
nonostante i 250 titoli che ne hanno costellato una carriera senza pause.
Non si può dire che non siano stati 70 anni movimentati
quelli di Catherine Fabienne Dorleac, nata il 22 ottobre 1943, cinquanta dei
quali prestati a una carriera intensissima in cui ha fatto sognare e perché no
innamorare milioni di spettatori europei che avrebbero voluto almeno per una
volta averla accanto.
Raggiunge il successo a 21 anni
con 'Les parapluies de Cherbourg' (1964) di Jacques Demy per proseguire con
'Repulsion' di Roman Polanski nel 1965 e poi 'Bella di giorno' di Bunuel nel
1967, che la consacra bellissima tra le bellissime.
In una recente intervista ha
detto che l’età non la spaventa e di essere consapevole del tempo che passa ma
più ancora del tempo che le manca, e chi potrebbe darle torto con una
madre Renée che ha 102 anni ed è in
splendida forma!
Attualmente sta trionfando nelle
sale di Francia con 'Elle s'en va' di Emmanuelle Bercot, un film che la regista
ha scritto su di lei e per lei, quasi a costruire un personaggio,Bettie, che
vivendo attraverso un ventaglio di stati d’animo femminili ripropone in
sequenza le tante donne che Catherine ha interpretato in una carriera che
definire straordinaria è dir poco.
In “ Elle s’en va “ l’attrice
icona del glamour è figlia, madre, nonna, amante in una sintesi che racchiude
al meglio cinquant'anni di carriera, a guardarla bene Bettie la protagonista
del film, ha dentro di sé le mille sfaccettature di una vita vissuta
intensamente e sempre in movimento.
Doubleg
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venerdì 18 ottobre 2013
RMC …dove la CENSURA è di casa!
L’anno scorso di questi tempi la direzione di RMC non
trovò niente di meglio che censurare sulla sua pagina Facebook una marea di
commenti di protesta postati dagli
ascoltatori che non gradivano la presenza in onda dalle 7 alle 9 di Platinette
con il suo programma Plati-Network e
per qualche decina di questi ascoltatori scattò in automatico la conseguente
bannatura dalla pagina.
Come sia andata a finire l’avventura di Platinette a RMC
abbiamo avuto modo di vederlo agli inizi di settembre quando l’ingombrante
personaggio non essendo stato confermato nel palinsesto della nuova stagione
radiofonica ha fatto ritorno alla sua “ casa madre “ radio Deejay dove alla
domenica sera dal 6 ottobre conduce il nuovo programma Platinight.
Mi sarei augurato che la triste vicenda dello scorso anno
avesse insegnato a chi sta ai piani alti dell’emittente monegasca quanto possa
essere utile ascoltare il parere dei propri ascoltatori ma ancor di più saper
trarre da eventuali critiche gli spunti necessari per poter correggere il tiro
e migliorare sempre di più il prodotto da offrire agli ascoltatori.
Invece pochi giorni fa la direzione di RMC o chi per lei
non trova niente di meglio che bannare e censurare la pagina Storditamente per
una Radio di Gran Class a cui non è più concesso di fare alcun tipo di attività
sulla pagina di RMC2.
Ma quello che ha dell’incredibile è come sia maturata la
decisione di CENSURARE una pagina di fedelissimi ascoltatori che dovrebbe
essere considerata un autentico valore aggiunto per una radio che di certo non
naviga in acque tranquille in fatto di ascolti.
Tutto accade a seguito della messa online del
pensierinodellasera dal titolo “ RMC … quando per vincere fai autogol “ del 1°
di ottobre nel quale viene fatta una disamina lucida e confortata da dati
tangibili sulla pochezza dei contenuti della pagina facebook di RMC.
Succede che l’amministratrice della pagina Storditamente
metta il suo mi piace sul link al pensierino incriminato e lo stesso faccia la
pagina, e capita che questo gesto venga visto come inaccettabile da colui che a
quanto pare amministra in toto o in parte le pagine facebook di RMC e RMC2, per
cui in un breve lasso di tempo lo speaker Stefano Bragatto toglie la sua
amicizia al sottoscritto, alla amministratrice di Storditamente, bannandoci
entrambi oltre ovviamente a bannare in maniera permanente Storditamente sulla
pagina di RMC2.
La cosa non è che mi abbia scosso più di tanto perché sono
abituato ad essere bannato da RMC, lo sono stato all’epoca della protesta nei
confronti di Platinette e lo sono tutt’ora da un anno a questa parte sulla
pagina di Si Salvi Chi Può dove evidentemente la mia presenza e quella de
ilpensierinodellasera non è gradita!
Quello che trovo veramente riprovevole è il fatto che un
dipendente come Bragatto, una sorta di Monsù Travèt, non si sia reso conto
della gravità del gesto perpetrato nei confronti di una pagina come
Storditamente per una Radio di Gran Class che raccoglie più di 1000 fedelissimi
ascoltatori di RMC che hanno il sacrosanto diritto di poter esprimere in
maniera garbata e civile, come hanno sempre fatto, le loro opinioni sulla radio
che prediligono.
Che dire poi di una Direzione che consente a un suo
dipendente ( perché un libero professionista non si sognerebbe mai e poi mai di
tenere un comportamento simile ) di far uscire all’esterno l’immagine di una
emittente che vive di comunicazione censurando i propri fedelissimi
ascoltatori.
Potrei continuare ma sarebbe come sparare sulla Croce
Rossa, perché viene difficile capire il comportamento di una Direzione che
pochi giorni prima aveva richiesto all’amministratrice della pagina
Storditamente di evitare di commentare tutti i post della pagina di RMC e
soprattutto di non mettere in maniera consistente il proprio mi piace sui
commenti degli ascoltatori perché si potrebbe dare in qualche modo fastidio
agli stessi; mentre al contrario un aspirante “ grande speaker “ come Bragatto
può mandare senza generare alcun fastidio negli ascoltatori assillanti messaggi
in cui chiede “ un mi piace “ o un commento sul post del Braghy sulla pagina FB
di RMC.
Conosco e ho grande stima dell’amministratrice della
pagina Storditamente per una Radio di Gran Class e credo che non si meriti da
parte di RMC un trattamento del genere per quanto in questi pochi mesi è
riuscita a costruire coinvolgendo oltre un migliaio di ascoltatori, mi auguro
pertanto che venga tolta una censura che mi sembra più che altro una reazione
infantile di chi non sa accettare una critica.
Doubleg
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martedì 15 ottobre 2013
Le Poste italiane si fanno un “ pacco postale! "
Certo che noi italiani non siamo solo un popolo di santi,
poeti e navigatori ma anche di illusionisti se è vero come sembra che le Poste
Italiane per far felici tutti i suoi correntisti si compreranno una buona fetta
di quel pacco di inefficienza che risponde al nome di Alitalia.
Va da sé che l’amministratore
delegato delle Poste ha subito chiarito che i soldi dei correntisti e dei
risparmiatori non verranno per nessun motivo intaccati, ma noi italiani ben sappiamo
quante volte i buoni propositi tanto pomposamente annunciati da personaggi che
siedono su poltrone di “ natura politica “ siano poi andati a farsi benedire
per la gioia dei soliti malcapitati di turno, e chi se non noi poveri italiani.
Questa operazione non sarà altro
che l’acquisto di un autentico pacco postale colmo di inefficienze, e pensare
che chi amministra le Poste avrebbe già
di che impegnarsi visto che i postini non riescono a consegnare la posta e i giornali in tempo utile, per
non parlare dei pacchi che con la gestione affidata alla SDA sembrano diventare
giorno dopo giorno sempre più una merce rara.
Mi chiedo se abbia un senso
avere la pretesa di saper far volare gli aerei quando non si è in grado di
mantenere aperti i piccoli uffici postali che vengono chiusi a raffica uno dopo
l’altro non curandosi minimamente di mantenere vivi sul territorio quegli
avanposti che per molte persone anziane costituivano l’unico contatto con la
gestione del loro piccolo tesoretto frutto di anni e anni di risparmi!
Certo che l’impressione che qualcuno ai piani alti
dell’azienda Poste vaneggi non è poi così recondita e per averne la riprova
basta entrare in un qualsiasi ufficio postale dove si può trovare da acquistare
un ventaglio incredibile di prodotti, dal televisore al plasma alla palestra
personalizzata, per arrivare magari a breve anche alle caldaie a gas, stufe a
pellets e chi più ne ha più ne metta; se però nello stesso ufficio alle 17.30
del pomeriggio ti avvicini allo sportello per chiedere di voler comprare dei
francobolli ti senti rispondere dalla super tecnologica impiegata che nel turno
pomeridiano non è prevista la vendita dei francobolli!
E chissà se sempre ai piani alti dell’azienda Poste
qualcuno si sia mai posto il problema di controllare quanto impiega mediamente
una ricevuta di ritorno di una raccomandata a ritornare ( quando ritorna ) al
suo legittimo proprietario? Per la cronaca dai 15 ai 20 giorni lavorativi.
Del resto siamo in Italia e non in Danimarca dove la posta
viene consegnata un giorno per l’altro ( ciò che spedisco oggi,viene ricevuto
domani dal destinatario), ma chissà che da domani i nostri postini non
diventino anche piloti!
L’importante è che a noi italiani non tocchi metterci i
soldi per il carburante degli aerei che piloteranno, perché ne abbiamo già
abbastanza del salasso a cui siamo sottoposti ogni volta che ci rechiamo alla
pompa del distributore.
Doubleg
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lunedì 7 ottobre 2013
Radio Deejay … Platinette un ritorno sotto tono!
Con un mese di ritardo dall’inizio della nuova stagione
radiofonica, tra un intrecciarsi di proclami e mancati comunicati stampa,
titoli di programmi annunciati e puntualmente disattesi, finalmente domenica 6
ottobre alle ore 20 è tornato “ on air “ sulle frequenze di Radio Deejay il
figliol prodigo Platinette con il suo
nuovo programma “ Platinight “ che andrà in onda ogni domenica sera dalle 20
alle 23.
Un po’ pochino per il ritorno
alla casa madre di un cavallo di razza che dato per finito solamente un anno fa
dalla direzione di Radio Deejay ha voluto provare l’ebbrezza di andare a
correre sul manto erboso della radio Chic per antonomasia, quella Radio Monte
Carlo i cui ascoltatori hanno impiegato ben poco per innervosire il purosangue
a tal punto da renderne impossibile la sua cavalcata.
Ho ascoltato l’esordio di
Platinette nel suo ritorno all’ovile e di certo credo che gli ascoltatori di
Radio Deejay abbiano trovato on air, nonostante un solo anno di assenza, un
personaggio diverso e capace di trasmettere al primo impatto la sensazione di
essere diventato demodé.
Del resto la sua collocazione
striminzita nel palinsesto, dove al momento è prevista la sola presenza nel
serale della domenica, fa capire quanto la decisione del suo ritorno sia stata
sofferta.
A ben vedere analizzando il post
che è stato inserito sulla pagina facebook di Radio Deejay per presentare
l’esordio del programma vien fuori un ritratto molto interessante
sull’accoglienza riservata a Platinette dagli ascoltatori di Deejay.
Il post ha ottenuto 1201 likes e
poco più di 200 commenti, dei quali ben 55 ( pari a 1 su 4 ) apertamente
contrari al suo ritorno, tanto che un ascoltatore di provata fede Platinettiana
ha sentito il bisogno di postare questo commento : “Scusate ma se tanto vi da
fastidio Platinette e non la potete neanche ascoltare basta che spegnete la
radio semplice no? Grande Plati ascoltarti e' sempre e sarà sempre un piacere
“.
Leggendo questo commento si può
intuire di che tenore possano essere stati i commenti negativi sul ritorno del
figliol prodigo, e con la mente sono ritornato al periodo degli esordi di Platinette a RMC quando i post del suo
programma “ Plati-Network” furono invasi da una marea di commenti contrari alla
sua presenza dai microfoni della radio di Gran Class e oggi più di ieri mi
viene spontanea una domanda : ma veramente la direzione di RMC ha pensato di
poter far apprezzare ai suoi ascoltatori uno speaker che oggi viene contestato
pure dai suoi ascoltatori di sempre?
Doubleg
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martedì 1 ottobre 2013
RMC … quando per vincere fai autogol!
Che a Radio Monte Carlo sembri esistere un Ufficio
Complicazioni Affari Semplici ne ho dato conto nel pensierino del 2 settembre
in cui mi chiedevo perché a Debora Villa nel nuovo Morning Show non sia stata
affiancata come spalla la già collaudata Erina Martelli,sacrificata nel weekend
in un ruolo che le sta alquanto stretto; quello che oggi mi chiedo dopo le
recenti impostazioni date alla pagina facebook dell’emittente monegasca è chi
sia all’interno di questo ufficio, vera fucina di débâcle, a potersi vantare di
essere l’emulo di quel’incredibile calciatore che fu Comunardo Niccolai che
nella sua carriera mise a segno da difensore ben sei autoreti una più bella
dell’altra, facendole in rovesciata,di collo pieno,di testa come quella più
clamorosa del 15 marzo 1970 a Torino contro la Juventus nell’anno dello
scudetto del Cagliari quando con l’abilità del più provetto degli attaccanti,
anticipò di testa il portiere Albertosi già con le braccia pronte per la presa,
fortuna che poi Gigi Riva con una doppietta rimise le cose a posto.
Non mi è dato sapere se tra coloro che tirano le fila
dell’emittente monegasca vi sia un personaggio paragonabile al calibro del Gigi
nazionale per porre rimedio ai continui autogol che si susseguono, ma sono
convinto che prima o poi qualcuno dovrà mettere mano a una gestione che appare
sempre più improntata a far disaffezionare anche gli ascoltatori più fedeli a
una emittente che ha scritto una pagina importante della radiofonia italiana.
E allora viene da chiedersi il perché una Radio di Gran
Class come era e dovrebbe continuare ad essere non senta l’esigenza di postare
sul proprio sito web e sulla pagina social due righe di ringraziamento per un
professionista come Platinette che non avrà pur incontrato il favore degli
ascoltatori, ma al quale andrebbe riconosciuto almeno l’onore delle armi;
Zamparini che nel calcio è il re degli esoneri dall’alto dei suoi 51 ben
serviti dati ai suoi allenatori ha sempre fatto precedere l’addio da un
comunicato ufficiale che pur non salvandolo da forma e metodo adottati lo
preservano da una possibile caduta di stile.
Ma detto di Platinette, quello che ha dell’incredibile è
il modo con cui da alcuni giorni a questa parte viene programmata la pagina
social su Facebook, dove all’improvviso sono spariti i post dedicati ai singoli
programmi per lasciare spazio a una carrellata di auguri a personaggi del mondo
dello spettacolo, di pillole di saggezza nonchè una rassegna infinita di albe e
tramonti con immortalata la sempre più magnifica Monte Carlo.
Monte Carlo è nell’immaginario di milioni di persone come
una delle mete più ambite per una vacanza o per una gita che sia, per cui
figuriamoci se a maggior ragione gli ascoltatori di RMC non possano essere
contenti di tali immagini, ma come in ogni cosa il troppo stroppia.
Sono spariti totalmente i post dedicati ai programmi del
mattino No Comment, Alfonso Signorini Show e Tempo Reale che costituiscono
l’architrave portante della programmazione mattutina di RMC, ma quello che si
fatica a comprendere è come non si possa dare spazio al post del programma di
punta, quel Morning Show “ No Comment “ appena lanciato mentre si lascia in
bella mostra un post dedicato a un programma come Si Salvi Chi Può che va in
onda alle 5 del mattino e che sulla sua pagina di riferimento manca solo più
che pubblichi le immaginette degli ex-voto e poi ha pubblicato di tutto, non da
ultimo l’immagine di un’alba postata da un operatore turistico che non ha
trovato di meglio che postare anche la pubblicità del proprio Hotel; l’unica
spiegazione possibile per un tale scenario è la concessione di una sorta di zuccherino al buon Di Maggio
confinato in un orario dove di solito vengono messi gli apprendisti del microfono.
Ma vi sembra possibile che un programma come No Comment
che sta riavvicinando a RMC tutti quegli ascoltatori che avevano cambiato
frequenza nell’era Platinette e non solo quelli, sia costretto ad aprire una
propria pagina facebook per colloquiare con i propri ascoltatori e che questa
pagina non trovi il rimando sulla pagina ufficiale di RMC, mentre al contrario
tale rimando lo ha una pagina come quella di Si Salvi Chi può dove gli otto
post dell’ultima settimana hanno raccolto in totale 41 commenti rilasciati da
21 ascoltatori!( si avete letto bene 21 ascoltatori in una settimana).
E pensare che
radio 105 fa parte del gruppo Finelco e sulla pagina FB di ieri erano presenti
ben tre richiami con tanto di post al programma che va per la maggiore, quello
Zoo di 105 il cui conduttore Mazzoli è stato incoronato personaggio Radio
social nella recente edizione delle
Cuffie d’Oro di Trieste.
Appare quindi del tutto evidente che vi sia in essere una
vera e propria strategia “ al contrario “ che non può che tradursi in una sorta
di perenne “ autogol “ per far si che la radio di Gran Class non torni mai più
agli antichi splendori, altrimenti non si spiegherebbe a fronte di dati di
ascolto che collocano RMC all’ultimo posto delle radio nazionali ( superata
anche da Radio Maria e da Radio Subasio ) il perché l’Ufficio Complicazioni
Affari Semplici non metta in atto una gestione della pagina social mirata a
promuovere i singoli programmi e soprattutto a far interagire gli speaker con
chi frequenta la pagina in modo da poter fidelizzare gli ascoltatori.
Mi sono tolto lo sfizio di andare a fare una breve visita
alle pagine facebook delle varie emittenti nazionali e alle ore 17 di ieri il
counter di ogni singola pagina faceva registrare i seguenti “Likes” totali :
Radio Italia solo musica italiana - 1.494.235
RTL 102,5 - 1.077.294
Radio 105 -
1.017.833
Radio Deejay - 978.888
Virgin Radio - 409.468
Radio Kiss Kiss - 405.864
R 101 - 289.677
RDS - 244.706
Radio Capital -
177.742
Radio Maria -
141.082
Radio Subasio -
90.800
Radio Monte Carlo -
89.924
Ogni commento al riguardo penso sia superfluo!
Doubleg
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