Nel libro vi sono nove racconti a
forte carica umoristica in cui la narrazione esalta aspetti microscopici
talvolta invisibili dell’esistenza, insospettabili trame, elementi irrilevanti
eppure capaci di ribaltarne il racconto. In quasi tutte queste storie esiste un
imprevisto trascurabile, un tarlo, un insetto che si insinua sornione nella
trama, si intrufola, si accomoda, si incista, si nutre al buio, fa la tana,
corrode, si ingrassa, prolifica, crepa e deflagra sino a provocare il
ribaltamento della trama e costringere la storia a riscrivere il finale.
Mentre ci disponiamo ad osservare
il disegno che incessantemente la vita traccia sulla tela dei personaggi, nel
momento in cui giriamo il quadro scopriamo che un qualche diavolo di
inaccessibile vizio, una sequela di accenti di cui non ci siamo accorti, uno
scivolone, una carezza involontaria, una luce accesa nella casa di fronte,
hanno mutato del tutto la scena.
E così a cucire le trame dei
destini della vita ma anche della morte è un filo invisibile di fulminee
irrilevanze, moscerine appunto in grado di travolgere gli eventi e di
precipitare i personaggi da situazioni sentimentali in disgrazie
irresistibilmente comiche o così indicibilmente tragiche da sfiorare la farsa.
Non può darsi che all’origine della
Terra sia stata la lenta e irriducibile ascesa di un pidocchio al trono e che
il Big Bang sia stato scatenato nell’attimo in cui il pidocchio poggiò il suo
puntiforme deretano sull’intoccabile velluto che ahinoi! mascherava il caos?
Anna Marchesini è attrice,
autrice e regista teatrale. Insieme a Solenghi e Lopez ha dato vita al celebre
Trio.
Tra i suoi ultimi spettacoli, La
cerimonia del massaggio di Alan Bennett, Le due zittelle di Tommaso Landolfi e
Giorni felici di Samuel Beckett.
Insegna all’Accademia d’Arte
Drammatica.
Nel 2011 ha pubblicato il suo
primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi.
Moscerine è edito da Rizzoli
Nessun commento:
Posta un commento