Ve lo ricordate il buon Tafazzi
che circa un ventennio fa Giacomo
Poretti portò in Tv in occasione del
programma televisivo Cielito Lindo, per poi consacrarlo nel’95 in Mai dire Gol.
Oggi a distanza di tanti anni un
personaggio del genere è oltremodo
attuale tanto che in questa
Italietta che viviamo quotidianamente viene quasi spontaneo affermare che in
fondo in fondo siamo un po’ tutti dei Tafazzi.
E non potrebbe essere diversamente in un’Italietta che la domenica pomeriggio in
televisione riesce a portare a galla
ancora una volta la Costa Concordia, ma non è l’immagine del relitto ad essere
sbattuta con veemenza nelle nostre case ma bensì il Comandante e la Ballerina
che uno da Giletti nell’Arena e l’altra da Barbara D’Urso in Domenica Live si
rendono protagonisti, complici di chi l’ha ideata, di una brutta pagina di
televisione, che sa unicamente di pruriginoso e di morbosità.
Ma se poi vai a vedere i dati di ascolto dei due
programmi, ecco che spuntano 5,2 milioni di italiani ( 3,4 mil. per l’Arena e
1,8 mil. per Domenica Live ) pari a uno share totale del 29,5% ( più di un
italiano su quattro) che erano sintonizzati sui due programmi di
approfondimento della domenica pomeriggio.
E che dire degli oltre 4 milioni e 400 italiani che la
sera prima hanno assistito alla performance “ tutta da ridere “ di Anna Oxa in
Ballando sotto le stelle, dove pur non avendo di fatto ballato nella seconda
prova è stata ammessa alla prossima puntata grazie al televoto! ( ma chi l’avrà
mai votata, visto la tragicomica sparata che ha mandato in scena ).
Ma siamo dei Tafazzi anche quando non riusciamo a cogliere
la sottile differenza che intercorre tra una telefonata fatta alle pubbliche
istituzioni da un Premier piuttosto che da un Ministro della Giustizia e in
questo caso non siamo noi a bastonarci ma bensì quella classe politica che
dovrebbe degnamente rappresentarci in Parlamento e che invece continua a far
finta di non capire i messaggi che gli stiamo mandando.
Se a destra piangono non è che a sinistra possano ridere
perché sono tanti i Tafazzi che non comprendono come in una città come Torino
il Partito Democratico nell’ultimo anno abbia più che raddoppiato i propri
iscritti in un momento storico in cui alla gente solo a sentir pronunciare la
parola politica viene la nausea, e intanto la nostra Italietta è
all’ottantasettesimo posto nella classifica della Banca mondiale per facilità
di fare impresa e al settantasettesimo per snellezza e costi delle procedure
amministrative necessarie per iniziare un’attività.
Del resto succede pure, e qui siamo tutti doppiamente
Tafazzi, che in una delle più belle città della nostra penisola per lasciare a
imperitura memoria “ il segreto di Pulcinella “ si mettano all’asta pure i
biglietti per far la coda alla posta senza che nessuno intervenga.
L’unica nota positiva in mezzo a tante “ tafazzate “ sono
i venti milioni di incasso fatti registrare ai botteghini nei primi quattro
giorni di proiezione del nuovo film di Checco Zalone “ Sole a catinelle” che
sta a dimostrare quanto gli italiani abbiano bisogno di sorridere, per cui
togliamoci per un paio d’ore la calza maglia nera e andiamo a divertirci al
cinema, uscendo troveremo ad attenderci la solita Italietta ma almeno proveremo
a combatterla con il sorriso sulle labbra.
Doubleg
Nessun commento:
Posta un commento