“Sollevai la mano. Era scarna e
pallida. Nel palmo erano visibili le linee dei tendini e le protuberanze delle
ossa.”
Comincia così, nell’estate del
2009, l’odissea di Susan Spencer-Wendel, giornalista, madre di tre figli; un
anno di visite mediche e di esami fino alla diagnosi più crudele: Sla, sclerosi
laterale amiotrofica.
Come può sentirsi una donna
ancora giovane quando scopre di avere una malattia che lentamente la
paralizzerà fino a ucciderla nel giro di qualche anno? Pensa ai figli che
cresceranno senza di lei, a tutto quello che perderà... Susan però non si
abbandona alla disperazione e decide di trascorrere il tempo che le rimane
divertendosi il più possibile con le persone che ama.
Inizia col fare tutti i viaggi
che non può più rimandare: con la migliore amica nello Yukon a vedere le aurore
boreali; con il marito in Ungheria, perché è lì che hanno vissuto i primi
splendidi anni del matrimonio; in California per conoscere la madre naturale e
a Cipro per incontrare i parenti del suo padre biologico, che non ha mai saputo
della sua esistenza; a New York con la figlia adolescente Marina per provare il
vestito da sposa che non le vedrà indosso sull’altare... La guarda camminare
per la prima volta sui tacchi alti: la gioia di un mondo nuovo che le si
spalanca davanti. Sarà una donna meravigliosa, e lei non ci sarà.
Un anno alla scoperta degli
affetti più veri, dei momenti di felicità da afferrare finché il cuore e il
corpo ce la fanno, a “seminare un giardino di ricordi” per chi resterà a
conservare la memoria di ciò che Susan è stata. Una donna profondamente viva.
Un racconto che si imprime nella mente e nel cuore, divertente, commovente,
illuminante: leggendolo, si impara ad ascoltare insieme al suono della vita di
Susan quello della propria.
Un anno le cui tappe sono
raccolte in questo libro, che non è “sulla malattia e la disperazione, ma un
diario… Un regalo per i miei figli perché possano capire chi ero e imparare
come vivere dopo la tragedia: con gioia e senza paura”.
Susan Spencer-Wendel è una
giornalista che per più di venti anni si è occupata di cronaca giudiziara per
il giornale Palm Beach Post.
Sposata con John Wendel, ha tre
figli : Marina,Aubrey e Wesley di 14,11 e 8 anni.
Dopo che le è stata diagnosticata
la malattia si è messa a viaggiare per il mondo e i suoi reportage sono stati
ripresi dai maggiori quotidiani statunitensi
Quando Susan conobbe John, il
suo più grande desiderio era viaggiare e quindi al marito la decisione di Susan
di tornare a viaggiare dopo che le è stata diagnosticata la malattia è sembrato
un fatto del tutto naturale.
Con questo tipo di malattia è
come avere un certo quantitativo di benzina rimasta nel serbatoio,se si guida
lentamente la benzina dura più a lungo, oppure si può guidare velocemente …
Susan ha deciso di guidare velocemente
Il libro edito in Italia da
Rizzoli, lo ha scritto con l’editor e scrittore Brett Witter.
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