Inizio alla Didoni
PROVERBIO: “ Rosso di sera bel tempo si spera, rosso di mattina la pioggia s’avvicina.”
ANTIVERBIO: “ Rosso di sera bell’Altea si spera!, rosso di mattina bell’Altea storditina!…..”
I miei pensieri si rincorrono fanno a gara per scappare e non essere scritti con la paura di perdersi come se diventando qualcosa di reale di tangibile perdessero il loro valore la loro magia.
Eh si, i pensieri sono magia allo stato puro che quando vengono resi tangibili hanno un nome specifico: libertà di espressione attraverso parole,immagini,musica e quant’altro dia loro un identità fisica.
Il nero su bianco fa paura a molti tanto da far censurare le voci di dissenso,tutti vogliono esprimere la propria opinione pochi ascoltano quelle degli altri, alcuni censurano quello che non è in linea con il proprio sentire.
Eccola la parola tosta : censura, che come una falce miete a destra e a manca, concetto temuto e usato a volte impropriamente, un po’ come la legge italiana che non è uguale per tutti ma ha due metri ed un centinaio di misure!!!!
Spesso la censura viene attuata da chi non ha la capacità di sostenere le proprie idee di fronte ad una critica, ad un dissenso. Quando si è convinti di qualcosa, qualunque cosa l’opinione altrui la si tiene in considerazione, ma alla fin fine quello che conta è il proprio sentire che si porta avanti contro tutto e tutti se è necessario, che non è giusto o sbagliato ma è una scheggia di magia che chiede di avere un corpo oltre ad un anima.
La censura è nata per tutelare le persone considerate più deboli, per proteggerne la sensibilità .
Come la spieghi ad un bambino la censura, ve lo siete mai chiesto i bimbi sono la forma più pulita del concetto di “libertà d’espressione”…..quali sono i parametri che tracciano le linee di confine tra l’esprimere il proprio sentire e il ledere la sensibilità altrui?!!
La verità è che non ne ho la più pallida idea!
In testa a questo scritto campeggiano due parole “ Rosso Altea” perché non ho la pretesa di sapere cosa sia per gli altri la libertà di espressione cioè “essere se stessi” al massimo posso tentare di raccontare cosa vuol dire essere “Rosso Altea”.
Essere “ Rosso Altea” vuol dire concedersi il lusso di non esprimere opinioni neanche su richiesta, ma solo quando lo ritengo opportuno e se mi va, essere “Rosso Altea” vuol dire alzarmi al mattino e ridere perché ….eh perché … perché mi scappa da ridere.
Essere me stessa vuol dire osservare il mondo per quel che è: un insieme di persone una diversa dall’altra, ma che in realtà sono un altro te … che va ascoltato, incoraggiato, accolto al quale fare un sorriso che può essere gradito e può sorprendere.
Un mio cruccio è spesso quello di essere messa nelle condizioni di dare un valore specifico ad alcune cose sminuendo ed escludendone delle altre ( una mini censura indotta) non ho mai capito questa cosa … non ho mai capito perché bisogna avere un colore preferito, un cibo preferito, l’amichetta del cuore, la persona di fiducia…un idea giusta su tutte le altre!
Ogni colore, ogni suono, ogni fragranza, ogni persona sono un mondo da scoprire nel quale perdersi.
Personalmente amo stare nella penombra una posizione che mi consente di esserci in modo discreto come piace a me e dalla quale “ tirare le fila “ della mia vita.
La penombra consente di avvicinarsi alle persone in modo discreto senza farle mettere sulla difensiva, che le accoglie per quel che sono, praticamente le famose “ schegge di magia “.…la penombra è quello stato d’animo che te l’accarezza l’anima.
Altea Orietta Maccacaro
Credo che non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire... Ma noi non smetteremo mai di far sentire alto il coro della nostra protesta (agostino-Monza)
RispondiEliminaAltea, le tue parole sono dolcissime, vere, preziose. grazie
RispondiEliminaAnnamaria
Grazie Altea,
RispondiEliminaper il tuo contributo che ho trovato molto originale, un po' al di fuori dei soliti schemi tradizionali e per questo ancora più apprezzabile perchè in tema con lo spirito di SSCP, del resto non poteva che essere così... non capita tutti i giorni di dover saper cogliere una nuova sfumatura ... pardon ... nuance ..