E' così strano, irreale.
La preoccupazione ci attanaglia nel quotidiano; poveri, benestanti, tutti abbiamo tanti problemi oggi più che mai amplificati da una crisi globale e nazionale con pochi precedenti.
E da tanti, troppi anni, nei nostri timpani le polemiche, le risse, le zuffe mediatiche condite di volgarità, d'infantile rabbia che disonora gli adulti, di adulto cinismo che offende gli infanti.
E di loro, ormai, non c'è rispetto, e loro, un giorno, non avranno rispetto.
Passivi, i nostri caratteri plasmati da una storia colma di sangue e di dolore,si rifiutano ancora di percorrere la strada violenta per difendersi, per sopravvivere, per sperare.
Ma perché,un manipolo di persone, delle più differenti estrazioni sociali, che silenziosamente subisce con tanta rassegnazione il triste quotidiano, sente di dovere protestare per il semplice cambiamento d'orario della propria trasmissione preferita !?
Sarà forse per una allusione tutt'altro che elegante, detta da un conduttore che non è simpatico, oppure semplicemente perché la musica proposta non è più la stessa?
Nulla. Nulla di tutto questo, o forse lo è in piccola parte.
Il motivo vero è più semplice, umano, nobile quanto per alcuni cervelloni incomprensibile e complicato.
SSCP era l'essenza della consapevole leggerezza, la voglia di fare proprie due ore in compagnia di voci che come noi vogliono credere che c'è ancora spazio per non urlare, che tutto sommato mostrare un sorriso ironico ed una battuta demente è più coraggioso ed adulto di una polemica sterile, scontata, urlata e presuntuosamente imposta.
Quella polemica che accompagna da troppo tempo ogni espressione dei media, sia essa inserita nei rotocalchi d'informazione, oppure quella becera e faziosa di tanti Talk Show politici piuttosto che rosa,o ancora inevitabilmente mescolati tra loro (.......).
Il rifiuto, questo si; il rifiuto di dovere appartenere a ciò che è scontato ma che piace a molti, a troppi.
Questo ha mosso un manipolo di sognatori; noi, gli “Storditi, orgogliosamente storditi, perché consci che non è un capriccio ciò che chiediamo,ma un sacrosanto diritto di avere uno spazio, che un'emittente che rivendicava la sua classe e la sua diversità ha svenduto a sua maestà “audience”.
Quella leggerezza e quei “quattro mascalzoni” che ci mancano, sono solo la punta di un iceberg, che è la sacrosanta dignità di potere vivere con un pizzico d'ironia ed eleganza tutto ciò che in un'epoca pacchiana viene vissuto con sensazionalismo e malafede.
Non è poi così strano, non è poi così irreale.
CHI NON RIDE MAI NON E' UNA PERSONA SERIA (FRYDERYK CHOPIN)
Massimo Guidi
Wow....son rimasta senza fiao...grazie
RispondiEliminaTutto lo stato d'animo di noi storditi non poteva essere sintetizzato meglio di cosí. Grazie Massimo. (agostino-Monza)
RispondiEliminaAccidenti quanto scrivete bene!!!
RispondiEliminaCiao amici di Radio!
Loredana
Tutto in funzione dell'audience, tutto per il Dio Denaro! Anche RMC è stata colpita da questa brutta malattia.
RispondiEliminaGrazie Massimo e buona giornata!
Valentina Della Vecchia
"SSCP era l'essenza della consapevole leggerezza, la voglia di fare proprie due ore in compagnia di voci che come noi vogliono credere che c'è ancora spazio per non urlare, che tutto sommato mostrare un sorriso ironico ed una battuta demente è più coraggioso ed adulto di una polemica sterile, scontata, urlata e presuntuosamente imposta".
RispondiEliminaSemplicemente perfetto!
Grande Massimo!
Paola Micale
RMC non merita questo "manipolo di sognatori orgogliosamente storditi" che sono gli ascoltatori "orfani" di SSCP alle 7.. Massimo complimenti anche a te! Olga
RispondiEliminaCaro Massimo,
RispondiEliminagrazie per il suo pensierino, in effetti quella di SSCP era una " leggerezza " del tutto particolare.
Se la può confortare ... anche io rido spesso
Un caro saluto
Grazie mille per queste parole bellissime. Ma come scrivi bene!
RispondiEliminaPer fortuna c'è ancora molta gente che non si rassegna alla volgarità e banalità.
Ciao ciao Rosita Giorgio da Milano
mi unisco quale..."STORDITO" D.O.C.!
RispondiEliminaVittorio - Napoli