Non nutro una particolare simpatia per il ministro Fornero, anzi a pelle mi è proprio antipatica, spesso ho trovato fuori luogo le sue esternazioni non da ultima quella con cui ha invitato i tanti giovani italiani che si apprestano ad affacciarsi nel mondo del lavoro a non essere “ schizzinosi “.
Questo ministro è quello che ci ha impartito una lezio magistralis “ sul posto di lavoro che non potrà più essere considerato fisso per nessuno “, il mondo cambia per non dire la società in cui viviamo per cui che senso ha rimanere ancorati per anni allo stesso lavoro, i lavoratori hanno bisogno per rendere al meglio di nuovi e continui stimoli che non gli permettano di fossilizzarsi in un lavoro che alla lunga potrebbe diventare monotono e ripetitivo.
Ed è forse per questo che la figlia del ministro di lavori ne ha ben due di cui uno nello stesso ateneo di “ mammà”, ma questa è un'altra storia e chi vuole potrà documentarsi a tal proposito facendo un giretto in rete.
Ma il ministro temo che non abbia ben chiara la situazione in cui si trovano i giovani italiani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro e tantomeno quella di migliaia di lavoratori che devono pregare ogni giorno di non essere licenziati o messi in cassa integrazione.
A fronte di uno scenario del mondo del lavoro italiano da terzo mondo il ministro ci viene a dire che dobbiamo diventare tutti apprendisti andando a mettere in piedi una sorta di circo Barnum in cui il trapezista dopo aver imparato con non poca fatica ed anni di duro lavoro a fare il triplo salto mortale come d’incanto passa a fare il giocoliere non sapendo da che parte cominciare a far roteare i birilli tra quelle mani che fino al giorno prima hanno afferrato sempre e solo un trapezio.
Ma in questo circo Barnum vi è un personaggio privilegiato al quale da sempre è consentito continuare a fare il proprio mestiere il “ clown “, quello che noi italiani più comunemente chiamiamo pagliaccio, a lui e solo a lui è permesso nel grande mondo del circo interpretare sempre se stesso perché nell’immaginario di grandi e piccini lui e nessun altro è il circo.
Ed allora quando il ministro Fornero, nelle sue apparizioni contornate da fischi e lazzi, ci spiega con parole sue perché un tornitore dopo sei anni dovrà andare a fare l’imbianchino o un impiegato di banca il verduriere mi viene da pensare a quello che è il più grande circo Barnum d’Italia il “ Parlamento “ dove succede che vi siano lavoratori ( non è un mistero per nessuno che la politica è un mestiere bello e buono ) che da venti, trenta e perfino quarant’anni continuano imperterriti a far ridere o meglio piangere gli italiani ( l’onorevole La Malfa siede in Parlamento dalla VI Legislatura e cioè dal 1972 ).
Ma per quale sacrosanto motivo un lavoratore che fa bene il suo lavoro deve diventare una sorta di apprendista a vita, quando c’è gente che da venti e passa anni occupando lo stesso scranno in Parlamento non ha mosso una virgola per migliorare le condizioni economiche del nostro Paese ma anzi ha contribuito alimentando un debito pubblico spaventoso ad affossarlo sempre più fino a portarlo sull’orlo del baratro?
Doubleg
Sarebbe proprio utile che ci spiegassero questa "filosofia" del fare l'apprendista a vita, ma soprattutto loro per primi la dovrebbero fare....imparare a fare " la colf?"....lavorare in fabbrica? per otto ore e poi tornare a casa e "vivere" la famiglia con figli e marito!!! Per alcuni uomini 2 lavori perchè uno stipendio serve per pagar le tasse e con l'altro ci si vive....nel momento in cui "imparare nuovi lavori" fosse applicato anche a loro....si potrebbe fare!!!
RispondiEliminaI giovani nn son schizzinosi, nn tutti almeno....si pretende che uno che magari ha studiato fino a 30 anni si svegli una mattina e sappia fare un lavoro a menadito....lo si pretende da chiunque questa maestria...Fornero scendi dal pero valà che è ora!!!