martedì 22 luglio 2014

Renzi e la riforma del Senato, l’è tutto da rifare!

Quello che sta accadendo in Parlamento sulla riforma del Senato ha tanto l’aria di essere uno di quei pacchetti preconfezionati del tipo prendere o lasciare, ma quello che è del tutto inusuale ed anti democratico è che tale pacchetto sia stato maldestramente confezionato non da chi è chiamato in Parlamento per legiferare ma da un Governo che vuol sostituire il Senato della Repubblica con una sorta di Camera dei nominati in cui troveranno posto, magari pure con tanto di immunità, Presidenti di Regioni e consiglieri regionali che andranno a ricoprire i loro scranni senza nulla costare alle casse dello Stato.
Fantastico! Avremo per la prima volta politici che andranno a svolgere un compito istituzionale a fronte di una elezione farsa decisa dalle segreterie dei partiti e meraviglia delle meraviglie si recheranno dalla loro abituale residenza a Roma per un certo numero di giorni alla settimana pagando di tasca propria tutte le spese che dovranno sostenere!
Ma suvvia, vi sembra possibile che in un’Italia dove 500 consiglieri regionali di 16 regioni su 20 sono stati indagati per un uso “non corretto” di denaro pubblico per mettere in nota spese di tutto e di più dal cibo per gatti, alle mutande colorate, alle tinture per capelli, alle sedute nei solarium, trucchi e profumi, abbigliamento intimo, penne Mont Blanc e perfino tagliandi Gratta & vinci, si possa solo ipotizzare che questi novelli Senatori pagheranno di tasca loro viaggi e soggiorni  per la gioia di rappresentarci nella Camera più alta della nostra Repubblica.
Se poi vogliamo allargare il discorso ai Presidenti di Regione che a quanto pare diventeranno membri di diritto del nuovo Senato è singolare constatare che se la riforma potesse essere ipoteticamente retroattiva entrerebbero a far parte del nuovo Senato un buon numero di Presidenti che hanno avuto al presente od in passato qualche problemino con la giustizia, giusto per citarne qualcuno senza fare distinzioni tra le varie forze politiche ricordiamo: Formigoni, Polverini, Cota, Scopelliti, Errani e buon ultimi Galan e Maroni.
Ricordando Gino Bartali di cui proprio alcuni giorni fa ricorreva il centenario dalla nascita mi viene da prendere in prestito la sua frase più celebre : «L'è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare» perché non è possibile fare una riforma costituzionale che preveda di togliere ai cittadini la possibilità di scegliere in maniera diretta i propri rappresentanti in Parlamento.
Qualcosa non quadra e sicuramente il Governo ma in prima battuta il premier Renzi sta gettando le basi per poter governare a lungo l’Italia senza peraltro essere mai passato da una verifica elettorale diretta.
Ma il vero problema è che questo Governo, in cui si fatica a capire come il Ncd di Alfano possa essere al fianco di Renzi ed al tempo stesso ripensare ad una nuova liaison con Berlusconi, sta tentando di riformare una delle due Camere del Parlamento privando i cittadini di un diritto sacrosanto come quello di eleggere i propri rappresentanti nelle istituzioni in maniera diretta e non telecomandata.
Il nuovo Senato non si occuperà soltanto di cose frivole, ma contribuirà ad eleggere il Presidente della Repubblica, un terzo dei Giudici costituzionali ed un terzo dei componenti il Consiglio Superiore della Magistratura, nomine non del tutto secondarie ed irrilevanti in uno Stato democratico.
Ma la vera nota stonata in questa vicenda sono le dichiarazioni rilasciate dal Capo dello Stato Napolitano poche ore fa, quando in occasione della cerimonia di consegna del Ventaglio ha espresso un giudizio politico e non super partes sulla riforma in esame in Parlamento dicendo: " Non si agitino spettri di insidie e di macchinazione di autoritarismo e non si miri a un nuovo nulla di fatto. Sulle riforme la discussione è stata libera, estremamente articolata, non c'è stata improvvisazione o improvvida frettolosità ".
Non ho mai avuto la possibilità di votare o meno il Sindaco o Presidente della Provincia Renzi non abitando a Firenze od in provincia di Firenze e tantomeno alle primarie del centro sinistra, ma non credo possa rappresentarmi non fosse altro perché vuole togliere ai cittadini la sovranità e democraticità del voto diretto, un voto al quale lui si è abilmente sottratto grazie all’apporto di transfughi di Forza Italia o di forze politiche come Scelta civica che alle recenti elezioni europee sono state spazzate via, per cui mi auguro che la riforma del Senato possa essere bocciata e si possa andare al più presto a nuove elezioni politiche, dove chi vincerà sarà veramente legittimato a pieno titolo a governare questo Paese dove 100 giorni sono diventati 1000 e dove le piccole aziende chiudono giorno dopo giorno mentre il braccio destro di Renzi, Delrio va in visita privata da De Benedetti ed il buon Flipper è in missione in Mozambico ad investire 50 miliardi di dollari per il futuro dell’Italia!
Povera Italia!

Doubleg


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