Il presidente del Consiglio Renzi
tra le tante promesse enunciate e non mantenute aveva anche dichiarato:
" Il primo voto sulla riforma del Senato entro il 10 giugno, oppure lascio
e vado a casa ".
Oggi è l’11 giugno e Pinocchietto
Renzi non ha mantenuto la promessa
fatta in diretta a Porta a Porta il 29 di aprile, dove tra le altre cose disse
: “ noi abbiamo messo come obiettivo di scadenza il 25 maggio e per fare la
prima lettura e noi ci abbiamo messo tanta roba in questa riforma
costituzionale. Si stanno facendo le cose sul serio, non son più barzellette.
Son cose toste. Ci hanno chiesto 15 giorni in più. Siccome tutta la polemica
che sul fatto che l’iniziativa era soltanto a fine elettorale, dimostriamo che
non è così e arriviamo a 15 giorni dopo, cioè al 10 giugno”. E aggiunse: “A
me questo rinvio un po’ dispiace, ma l’importante è arrivare alla fine perché
sono 30 anni che ne parlano e nessuno ce l’ha fatta. Se ci arriviamo 15 giorni
dopo, non credo che si scandalizzi nessuno. L’importante è che questo poi non
sia uno strumento per poi invece far finta di niente e rinviare”. Il
premier poi aveva puntualizzato con forza: “Io non sono a fare il presidente
del Consiglio perché ho vinto un concorso. Se posso fare le cose che posso fare
le faccio, se hanno bisogno di uno che nasconde e metta sotto il tappeto le
cose, prendano un altro. Io non è che ci sto a tutti i costi. Io ci sto se
posso cambiare le cose”.
Povera Italia!
CI VOELVA RENZI PER PRENDERE PER IL CU*LO GLI ITALIANI
RispondiElimina_________________________
RispondiEliminaBUONANOTTE.
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(BENITO)