Sul Palazzo della Civiltà Italiana che si trova a Roma nel
quartiere dell’Eur sul travertino che lo ricopre campeggia su ogni lato la
dicitura : “ Un popolo di poeti di artisti
di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori
“.
Meditando su questa frase viene
da chiedersi per quale motivo il Presidente della Repubblica Napolitano con
tutti gli scienziati, letterati e musicisti illustri che l’Italia può vantare
abbia scelto proprio Monti come personalità che abbia illustrato la Patria per
altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario, per la
sua nomina a senatore a vita.
E’ proprio da questo passaggio
non secondario dell’inizio dell’ avventura tecnico-politica di Mario Monti che
si riesce a capire meglio questo personaggio, un tecnico imprestato alla
politica che per servire quello Stato che gli ha dato da sempre di che vivere
egregiamente non ha trovato di meglio che chiedere ed ottenere una sorta di
appannaggio da 25 mila euro al mese ( tanto percepisce un senatore a vita ),
per poter poi rinunciare con la dovuta tranquillità allo stipendio da premier;
è da questo passaggio, ripeto non secondario, che molti non hanno colto la fine
“ vena politica “ insita in questo personaggio.
La sua salita in politica non è
il voler soddisfare una richiesta arrivatagli dagli italiani ma è al contrario
il completamento di un percorso politico iniziato nel momento stesso in cui ha
assunto il ruolo di Presidente del Consiglio.
Del resto il professore è un
tecnico solo sulla carta, essendo di fatto un politico di lungo corso e
soprattutto “ un fine politico “ sempre attento a non inimicarsi l’apparato
burocratico dello Stato e quei poteri forti che da sempre accompagnano chi
gestisce il potere.
Durante il suo Governo in cui
avrebbe dovuto agire in maniera tecnica sulle storture del nostro Paese, prima
tra tutte il “ bubbone della spesa pubblica “ nulla ha fatto per diminuire il
debito pubblico se non tartassare di tasse gli italiani per sanare le necessità
della spesa corrente dello Stato; uno Stato che paga i suoi fornitori a
distanza di anni mentre grazie agli interventi di questo tecnopolitico commercianti, artigiani,imprese e lavoratori
autonomi sono costretti a pagare i propri fornitori entro e non oltre i 60
giorni con il risultato che al momento in Italia chiudono 1000 imprese al
giorno.
I soldi versati dagli italiani
per l’IMU abbiamo visto a cosa sono serviti, ma il dato più drammatico è che
questo tecnopolitico ha vietato agli italiani di spendere più di 1000 euro in
contanti e poi ha permesso lui o chi per lui al MPS di fare in un giorno un
bonifico da 9 miliardi di euro senza che nessuno controllasse!!
Ma la vera chicca che riguarda
questo personaggio degno di essere nominato senatore a vita ( avendo illustrato
la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale ) è un
passaggio del suo excursus professionale che guarda caso non viene riportato in
nessun suo profilo ufficiale e precisamente l’incarico che ricoprì nel VI e VII
Governo Andreotti.
Correvano gli anni 1989-1992
quando l'oggi senatore a vita Mario Monti fu chiamato a ricoprire l'incarico di
consulente tecnico dal Ministro del Bilancio Cirino Pomicino ( si avete letto
bene si tratta proprio di Cirino Pomicino ), il debito pubblico al momento
dell'insediamento di Cirino Pomicino e del professor Monti al ministero del
Bilancio ammontava a 553 miliardi, 140 milioni e 900 mila euro attualizzati ad
oggi.
Quando entrambi hanno finito il
lavoro nel giugno 1992 il debito pubblico italiano era salito alla cifra di 799
miliardi, 500 milioni e 700 mila euro.
La differenza assoluta è stata
un incremento di 246 miliardi, 359 milioni e 800 mila euro, in termini
percentuali la crescita del debito pubblico sotto i saggi consigli di Monti è
stata del 44,53% in tre anni.
E questo sarebbe l'uomo che
dovrebbe salvare l'Italia e gli italiani !
Ma non finisce qui, perché prima
di entrare a far parte del Governo Andreotti come consulente di Cirino Pomicino
nel 1988 viene nominato dal Governo De Mita e dal Ministro del Tesoro Giuliano
Amato membro del Comitato Spaventa sul debito pubblico.
Stiamo parlando di un
personaggio che venticinque anni fa si occupava non gratis ma a pagamento per
le sue competenze tecniche per conto del Ministero di debito pubblico e oggi
dopo cinque lustri questo tecnopolitico sarebbe il nuovo che avanza? E per di
più accompagnandosi a politici del calibro di Fini e Casini che siedono
entrambi in Parlamento dal 1983, trenta anni!
Cirino Pomicino in occasione
della sua nomina a Premier ebbe a dire “ il professore? È stato il mio
principale collaboratore quando ero Ministro del Bilancio del Governo di Giulio
Andreotti “ e questo la dice lunga sulle referenze su cui può contare il
professore.
Di sicuro non è uno sprovveduto
tutt’altro, anche perché sono ormai una trentina di anni che tra una consulenza
o un incarico istituzionale è sempre riuscito ad essere a libro paga delle
istituzioni prima in Italia e poi in Europa dove ha ricoperto l’incarico di
Commissario Europeo dal 1994 al 2004, percependo quando era in carica uno
stipendio di circa 300 mila euro all’anno ed oggi un vitalizio di circa 9000
euro al mese lordi.
Ma che sia un politico di lungo
corso e quindi navigato, lo si avverte anche dalla vicenda che ha visto
coinvolta sui principali quotidiani la sua portavoce Elisabetta Olivi che
svolgendo il ruolo di portavoce di Monti e quindi di un promotore di una lista
che concorrerà alle prossime elezioni politiche si vede pagato il suo stipendio
non da Monti o dal suo ufficio elettorale ma dalla Commissione Europea grazie
ad una prassi comune nota come “ distaccamento “ che usata in questo caso in
maniera distorta consente al senatore a vita di non farsi carico direttamente
dello stipendio della sua collaboratrice ma di metterlo a carico di tutti gli
italiani.
Il senatore Monti si presenta
fiducioso e speranzoso alla ormai imminente competizione elettorale convinto di
poter ottenere un successo in termini di voti che gli consenta di proseguire
nel suo ruolo di Presidente del Consiglio e per fare ciò sa benissimo che dovrà
allearsi con il PD, con quel PD di Bersani che giura e spergiura di non
guardare ad un governo d’intesa con Monti.
Ma il nodo cruciale della
campagna elettorale che porterà al voto è quello di capire quanti siano gli
italiani che si augurano invece che la colazione di Monti composta dalla sua
lista civica, dall’Udc di casini e dal FLI di Fini non raggiunga nemmeno il 10%
necessario per entrare in Parlamento e a sentire i tartassati non sembra una
possibilità così remota!
Alla prossima … con il PDL
di Berlusconi
Bocciato! Pratica archiviata, avanti un altro...
RispondiElimina(agostino-Monza)
La cosa più scandalosa è che chi ha predicato il rigore fiscale più assoluto, mettendo l'Italia in ginocchio, ora, per prendere voti, sia possibilista sulla riduzione delle tasse....E' vergognoso...
RispondiEliminaAntonella B.
Sentiamo un po, forse il nuovo potrebbe essere lo psico-nano incartapecorito?
RispondiEliminaMi ricordo come fosse oggi il discorso pronunciato da questo signore il giorno del suo insediamento come premier ... il mio è un mandato a tempo, una volta assolto il nostro compito i tecnici torneranno a fare i tecnici per lasciare spazio di nuovo alla politica ... OGGI la POLITICA è LUI !!!!!!
RispondiEliminaChi ha un azienda e vive unicamente del proprio lavoro MAI e POI MAI può votare una persona del genere
Alessandro
Un tecnico come lui, del suo spessore, che tanto LUSTRO ha dato all'Italia ha bisogno di mettere Valentina VEZZALI in lista per raccattare voti !!!! povero lui, povera Vezzali che dovrebbe limitarsi a fare l'atleta pagata e stipendiata dallo Stato essendo in polizia, ma soprattutto POVERA ITALIA!!!!!!
RispondiEliminaElisa