mercoledì 13 febbraio 2013

Festival di Sanremo … Crozza quando la satira si satura !


Sono anni che non guardo in diretta il Festival di Sanremo e quindi solo questa mattina alle prime luci dell’alba ho guardato ciò che mi interessava della prima puntata dell’avvenimento più importante di RAI 1, la rete ammiraglia del servizio pubblico nazionale.
Sapevo della presenza di Crozza e proprio a lui era dovuto in massima parte il mio gesto di pigiare il tasto rec del decoder, essendo curioso di vedere quale sarebbe stata la portata del suo monologo, del resto ormai sono anni che le canzoni al festival costituiscono solamente il contorno di una proposta televisiva che per rincorrere spasmodicamente anno dopo anno  l’audience e gli inevitabili dati d’ascolto si è di fatto snaturata.
Seguo Crozza con una certa continuità non fosse altro perché in ogni puntata di Ballarò tocca a lui il ruolo di apripista con la sua copertina e devo dire che il più delle volte ho trovato i suoi siparietti da 10 minuti o giù di lì gradevoli per non dire addirittura qualche volta esilaranti.
Che poi si sappia quali siano le sue tendenze politiche poco importa perché nel suo ventaglio di copertine messe in onda su Rai 3 non ha risparmiato nessuno, magari soffermandosi alcune volte più su alcuni personaggi del centro destra ma vista la sua radice politica mi è sempre sembrato un fatto fisiologico e poi a dire il vero personaggi come Formigoni si autocandidano da soli ad essere sbeffeggiati.
Ieri sera però Crozza ed i suoi autori hanno commesso un paio di errori imperdonabili, errori che solitamente si commettono quando si è troppo sicuri di sé.
Ma vediamoli questi errori : il primo è di sicuro quello di non aver valutato che il palco dell’Ariston e la platea televisiva a cui ci si rivolge calcandolo non è quella di Rai 3 o di LA7 e tutto un altro mondo con un suo pubblico ben identificato, chi siede in sala non è il solito pubblico semi telecomandato degli studi televisivi ma è quello che in buona parte segue da sempre il festival.
Il secondo errore decisamente più grave del primo è quello di aver voluto iniziare il monologo da  Berlusconi e qui un ruolo importante lo hanno giocato gli autori che hanno messo in bocca a Fazio un annuncio di quelli da segnare sul calendario, per chi di mestiere fa l’autore, e cioè la frase : “ di Bonaiuti,Verdini,Cosentino e Aznavour … il titolo è  Formidable canta Silvio B. “ , un autentico incipit da 10 e lode per dare il via ad una parodia sul Cavaliere, ma al tempo stesso con Crozza che scendeva le scale già truccato da Berlusconi l’incipit si è trasformato in un zolfanello acceso che di fatto ha saturato l’ambiente togliendo il respiro a Crozza che andava avanti per forza d’inerzia ma di fatto non faceva ridere nessuno.
Sarebbe bastato invertire l’ordine dei personaggi trattati e forse non sarebbe successo niente, oppure no, resta il fatto che Crozza aveva fatto una parodia quasi simile per l’intera copertina della puntata di Ballarò di domenica sera e francamente replicare le stesse battute a distanza di due giorni può avergli fatto pagare pegno.
Diciamo che quella di ieri sera non è stata per Crozza una delle sue performance più riuscite anche perché una volta sedati i contestatori e  ripreso il monologo il tutto si è trascinato avanti replicando un qualcosa di già visto e sentito.
Poco importa se alla fine il Crozza sia stato salutato da un caloroso applauso del pubblico, un gesto che è sembrato più un atto dovuto per la sua indiscussa professionalità che non per la sua esibizione.

Doubleg

3 commenti:

  1. Anonimo14/2/13

    Crozza è stato veramente penoso un monologo di cose già dette a Ballarò
    Mario

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  2. Anonimo14/2/13

    Crozza mi è sempre piaciuto molto ma ieri sera ha bucato, strano perchè non me lo sarei aspettato da uno delle sue capacità
    Franca

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  3. Anonimo14/2/13

    Ieri sera per la prima volta da quando lo seguo non mi ha fatto per niente ridere, mi aspettavo un intervento diverso e invece non ha saputo essere brillante come sempre, è vero non faceva ridere
    Annalisa

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