martedì 7 maggio 2013

Andreotti è morto " l'immortale "


E' mancato Giulio Andreotti l'uomo politico italiano più famoso al mondo, meglio conosciuto come " l'immortale ".
Ricoprì l'incarico di Premier per ben sette volte e Ministro della Repubblica per una ventina di volte, fu poi nominato senatore a vita da Cossiga dopo una carriera politica che lo ha visto in prima linea dai tempi della Costituente ai giorni nostri.
E' stato una vera eminenza grigia della politica italiana tanto che molti amavano chiamarlo Richelieu.
Nella sua intensa vita politica è stato spesso bersaglio della satira che non lo ha mai risparmiato, basti pensare che il pungente Forattini gli dedicò più di 500 vignette, senza mai ricevere una querela ma anzi il più delle volte il senatore gli telefonava il giorno dopo la pubblicazione di una vignetta per farsi mandare l'originale.
Era un uomo dotato di un grande senso dell'umorismo a cui piaceva giocare con gli aforismi, un autentico diavolo delle metafore, personaggio assai discusso come lo fu la Lady di Ferro Signora Thatcher in Inghilterra, completamente inviso alla sinistra italiana che lo attaccò in maniera feroce, a quella sinistra che oggi ad ogni minima vignetta che vede coinvolto un suo esponente ne pretende la relativa censura, non da ultimo il caso della Presidente della Camera sig.ra Boldrini.
La storia darà un giudizio sul suo operato, quello che si può dire oggi che ha lasciato questa terra è che sicuramente è stato un politico che ha saputo fare con spessore e la dovuta preparazione il suo "mestiere " e penso che ben difficilmente avrebbe potuto confrontarsi con la attuale classe politica.
Mi piace ricordarlo con una battuta autoironica che fece sulla sua Roma : " A Roma c’è la Bocca della Verità. Io la mano non ce l’ho messa mai ".

Doubleg


(Credits: /AFP/Getty Images)

3 commenti:

  1. Anonimo7/5/13

    immortale Belzebù... (agostino-Monza)

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  2. Anonimo7/5/13

    Giustamente sarà la storia a giudicare il suo operato, ritengo però che non passerà molto tempo per dare a Cesare quello che è di Cesare, per ora lasciamo che per gli amici della sinistra continui ad essere Belzebù, del resto gli esponenti della sinistra sono sempre pronti a criticare e a demonizzare l'avversario, ieri c'era Andreotti ed oggi Berlusconi ... e loro continuano a perdere le elezioni, un motivo ci sarà!
    Francesco

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  3. Anonimo7/5/13

    I sinistri che lo hanno chiamato da sempre Belzebù, oggi dovrebbero spiegarci come chiameranno gli artefici dello scandalo del MPS, oppure il buon Penati o il buon Lusi.
    Belzebù avrà avuto tanti difetti, del resto comuni alla stragfrande maggioranza dei politici, ma ha fatto anche tanto bene alla povera gente, basta vedere quante persone comuni oggi sono andati ad applaudirlo all'uscita dalla Chiesa, mentre pochi giorni fa a Fassina del Pd premiato oggi con la poltrona di Vice Ministro i militanti dello stesso partito hanno tirato le monetine. Due modi e due stili completamente diversi di fare politica. Una prece!
    Alberto

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