Quello che è successo oggi in Italia è un autentica vergogna, che fa capire quanto il nostro Paese sia caduto in basso arrivando a perdere quel diritto alla “ democrazia “ che dovrebbe essere il fondamento di ogni Stato libero.
Ho sempre avuto un idea diversa del giornalismo posto in essere da Sallusti e quasi mai ho condiviso buona parte dei suoi scritti ma ritengo che la pena comminata all’allora direttore di Libero sia una pena spropositata e decisamente politicizzata.
Ho letto l’articolo incriminato e sfido chiunque a non trovare almeno una buona parte di italiani che una volta in vita loro non abbiano detto riferendosi ad un fatto di cronaca “ per quello ci vorrebbe la pena di morte “.
Ma l’aspetto più grave legato a questa sentenza è che la stessa di fatto sancisce in maniera inequivocabile quanto nel nostro Paese tutto sia politicizzato, compresa la stessa magistratura.
Ora io mi chiedo in questa Italia in cui un magistrato va liberamente a fare un comizio in un congresso di partito, in un Italia in cui la classe dirigente politica sta dando il peggio di se stessa con lo spettacolo deprimente della Regione Lazio dove in piena connivenza tutti i consiglieri regionali ( ad esclusione dei due radicali ) hanno sottratto in un anno agli italiani qualcosa come 14 milioni di euro per le loro piccole spese, in un Italia in cui i Bilanci delle Regioni vengono approvati dagli uffici di presidenza creando un sistema in cui controllore e controllato sono un tutt’uno, in un questa Italia di impuniti ad un giornalista che stando alla sentenza si è macchiato del reato di diffamazione viene inflitta non una pena pecuniaria, magari anche di entità consistente, ma una condanna a 14 mesi di carcere? VERGOGNA!
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