Mi ero sempre chiesto di quali
argomenti avessero potuto parlare la ministra e il di lei marito nonché Presidente della Commissione Bilancio
della Camera dei Deputati nelle poche occasioni in cui avranno avuto la possibilità,
visti gli impegni istituzionali, di consumare una cenetta intima presso il
desco familiare e le vicende che vedono protagonista la ministra in questi
giorni tormentati non fanno che alimentare ancor di più la mia curiosità.
Si sa ahimè che l’amore è cieco
ma andando a leggere l’organigramma dei posti di potere assegnati agli amici
degli amici di entrambi sembra più che l’unione di questi due politici anomali
sia stata animata non tanto dal famoso detto “ due cuori e una capanna “ ma
semmai dal più moderno “ due cuori per una lobby “, quella appunto di potere
creata sull’asse Sannio – Puglia.
Del resto cosa ci si poteva
aspettare da una coppia di larghe intese come la loro se non che elevassero
all’ennesima potenza la degenerazione dell’intera classe politica italiana,
fatto ancor più grave se pensiamo che questi sposini rappresentano la “ nuova
generazione “ della nostra politica! Poveri noi.
Il buon Francesco “ Ciccio “
vista la difficoltà oggettiva in cui si trascina la ministra ha cercato di
minimizzare asserendo che ha piena fiducia nell’operato della magistratura e
del resto lui che ne può sapere dell’intera vicenda, in fondo appartengono a
partiti diversi e ironia della sorte non ha potuto profferire la più classica
delle giustificazioni a cui un politico ama ricorrere nei momenti di difficoltà
: “ ma scusate la ministra non me la sono mica sposata, chiedete a lei! “.
A dire il vero in uno degli
ultimi lanci dell’Agenzia Ansa non la chiama più per nome ma si limita ad un
laconico “ il ministro spiegherà “.
E di certo qualcosina da
spiegare agli italiani la ministra lo avrebbe a cominciare dalla sottile
differenza che aleggia intorno alla parola privacy, e sì perché della privacy
dei cittadini i politici se ne fregano altamente quando c’è da tassarli, da
sbirciare sui conti correnti, da sapere cosa comprano e come lo pagano mentre
al contrario una dipendente pubblica ( perché questo è lo status di un politico
) per di più ministra e quindi con ulteriori responsabilità nei confronti dei
cittadini, mentre parla con dei dipendenti pubblici di appalti pubblici e di
gestione di enti pubblici solo perché lo sta facendo in una casa privata è
soggetta a privacy? Ma veramente sembra che il tutto sia riconducibile ad una
puntata di Scherzi a parte!
Questa ulteriore triste vicenda
ci fa capire se ancora ve ne fosse bisogno che quando il potere politico è
colluso con quello economico il popolo non conta più nulla.
Doubleg
Questo è il bello del "GRANDE PAESE ITALIA", dove tutto è possibile basta essere un politico e il gioco è fatto. Le regole esistono ma non sono vincolanti per il politico (che si ritiene una casta superiore).
RispondiEliminaE' sempre più chiaro e cristallino che chi ha il potere é "SOPRA TUTTI" e detta legge e decisioni, ma non per il bene della comunità, bensì per i loro, poco rispettabili, interessi e quelli degli amici degli amici.
Questo è solo un' aspetto del malcostume politico nostrano, tanto è vero che se vengono "BECCATI " i nostri dicono di fidarsi della magistratura, ma sono pronti ad ingaggiare guerra contro di essa con i migliori avvocati che il comune cittadino (che dovrebbe essere sovrano) non può permettersi.
Infine non si dimettono neanche col terremoto, (cosa che in altri paesi è immediato) accampando vergognose ragioni che neanche le mignotte oserebbero. Questo perchè in Italia noi siamo abituati a bere tutto; anche la piscia di questi vergognosi politici,senza lamentarci mai.
Poi si chiedono perchè aumentano i delusi che non vanno a votare.
VIVA L' ITALIA E POVERI NOI!