Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha enunciato quello che sarà il manifesto politico del suo partito per le elezioni politiche ormai prossime : “ l’Udc sarà protagonista con Monti di una grande operazione politica “.
Che dire se non che quella di Casini sembra la solita operazione tesa a portare al suo partito il maggior numero di benefici in termini di poltrone ad elezioni avvenute; del resto il comportamento dell’Udc non lo scopriamo certamente oggi, ma per meglio capire la filosofia di questo partito di pura e schietta estrazione democristiana basta fare un piccolo passo indietro alle elezioni amministrative del 2012 per aver una fotografia chiara e limpida del suo modus operandi.
L’anno scorso e quindi non dieci anni fa, con Monti a capo del governo tecnico, il simbolo bianco rosso del partito di Casini si trovava ovunque lungo l’intera penisola, per cui in pratica gli elettori dell’Udc hanno avuto la possibilità tra don Peppone e don Camillo di scegliere entrambi.
Nei comuni al di sotto dei 15mila abitanti l’Udc per 35 volte si è presentata al fianco dei candidati di centrodestra e per 36 volte di quelli del centro sinistra ed oggi che il partito ha dato vita alla grande operazione politica con il senatore a vita Mario Monti mettendosi di fatto contro PD e PDL non si ha notizia che alcuno degli eletti negli enti locali a sostegno di giunte di centro sinistra o di centro destra si sia dimesso per coerenza politica.
Di sicuro non potrà essere l’Udc a compiacere la volontà dei cittadini italiani che chiedono un rinnovamento della classe politica italiana e per capirlo basta scorrere l’elenco dei candidati presentati alla Camera ed al Senato per le elezioni di febbraio.
Uno su tutti il suo leader Pier Ferdinando Casini che siede in Parlamento ininterrottamente dal 1983, per la precisione da 29 anni e mezzo, nonché Presidente della Camera dei Deputati dal maggio 2001 al 27 aprile 2006.
In una recente trasmissione televisiva uno spettatore rivolse all’On.le Casini una domanda più che interessante direi imbarazzante : “ Come mai On.le Casini pur essendo lei in Parlamento da quasi trenta anni non vi è una sola legge italiana che porti il suo nome? “, cosa aggiungere se non che il leader dell’Udc è un accumulatore di cariche essendo infatti Presidente Onorario dell’Unione Interparlamentare e Presidente dell’Internazionale Democratica Centrista, oltre ad essere stato eletto anche europarlamentare nel 1994 e nel 1999.
Ma tornando alle liste dei candidati per Camera e Senato presentate dall’Udc troverete non poche sorprese partendo dal fatto che oltre la metà dei parlamentari uscenti sono stati ricandidati, tra cui gli on.li Buttiglione, Cesa e Binetti, ma le vere chicche vengono da quelle che sembrano null’altro che candidature “ in Famiglia “, giusto per rispettare uno dei punti cardine del programma dell’Udc che recita : “La famiglia è il pilastro fondamentale della società, ma oggi è abbandonata a se stessa, sosteniamola in concreto “ ma vediamole : Michele Trematerra assessore della regione Campania e figlio dell’eurodeputato Gino candidato al Senato in Campania; Silvia Noè moglie di Federico fratello del Pierferdi nazionale candidata alla Camera in Emilia Romagna; Giuseppe Delfino figlio dell’On.le Teresio ( parlamentare per sette legislature ) che ricoprì l’incarico di sottosegretario nei governi D’Alema e Berlusconi, nonché marito di Roberta De Marco portavoce di Casini, candidato alla Camera in Piemonte; Gianpiero Zinzi figlio di Domenico Presidente della Provincia di Caserta candidato alla Camera in Campania;Giuseppe De Mita della dinastia dei Kennedy di Nusco, vice presidente della Giunta della Regione Campania e candidato alla Camera in Campania; Fabrizio Anzolini fidanzato di Maria Carolina figlia di Casini e candidato alla Camera in Friuli Venezia Giulia.
Vi sono poi un paio di candidature particolari come quella in Sicilia di Giovanni Pistorio già componente della giunta regionale ai tempi di Totò Cuffaro e quella dell’attuale Ministro tecnico all’Agricoltura Mario Catania candidato alla Camera in Piemonte,Veneto e Campania che a quanto pare ha scelto il partito di Pierferdi per salire in politica anche lui, ma forse c’era già salito nel momento in cui ha accettato di fare il “ ministro tecnico “.
Ma tornando alle aspirazioni politiche dell’Udc per questa tornata elettorale è chiaro ai più che il Pierferdi nazionale sta tentando come al solito un gioco che possa portare al suo partito il massimo dei benefici nonostante a quanto pare il consenso da parte degli elettori stenti a decollare come sembra emergere dai sondaggi di questi giorni, del resto per l’Udc il primo punto d’arrivo è la Presidenza del Senato per il suo leader storico e tutto quello che verrà in più sarà ben accetto.
Mi piace chiudere con un passo saliente del programma elettorale del’Udc che recita :
“ L’Udc crede che in questa Italia ci sia bisogno, innanzitutto, di una profonda rigenerazione politica e morale. È uno dei partiti che maggiormente ha a cuore lo slancio sociale della donna e vede nel gentil sesso la possibilità per determinare una grande svolta nel futuro della nazione ”.
Per chi ne avesse voglia consiglio di fare un giretto tra gli elenchi online dei candidati presentati da questo partito per Camera e Senato e contare quante donne ne facciano parte con la possibilità di essere elette, ma fate attenzione perché essendovi presente l’ex sindaco di Margherita di Savoia On.le Gabriella Carlucci ( fuoriuscita dal PDL e qui ben accolta ) che rappresenta alla perfezione come dice Monti “ il nuovo che avanza “ il quoziente di svolta aumenta a dismisura.
Alla prossima … con il PD di Bersani